Ho portato in Consiglio regionale il caso del laboratorio “Atelier Alzheimer”, per il quale dal 1 gennaio 2018 la Regione Toscana non assicurerà il finanziamento utile ad evitare la richiesta contributo agli utenti (250 euro a paziente).
L’Atelier Alzheimer è un laboratorio di stimolazione cognitiva per persone affette da patologia a carico del sistema nervoso centrale. Un progetto che sta funzionando, nato a Bagno a Ripoli nel Centro Sociale Meoste e da tempo arrivato anche a Firenze. L’opportunità di riabilitazione psicofisica, finalizzata al contenimento dei sintomi e alla qualità della vita del paziente anche tramite musicoterapia e pet therapy, lo rende un progetto innovativo e importante.
Anche per questo la copertura assicurata finora dalla Regione Toscana, tramite l’Azienda Sanitaria Fiorentina, era un motivo di vanto legittimo. Peccato che questa copertura pare finita e dal 1 gennaio i percorsi saranno consentiti solo previo saldo di 250 euro a paziente. Un bel problema e un gran peccato.
Per questo chiediamo alla giunta regionale di ripensarci stanziando il contributo necessario a partire dalla sessione di bilancio al voto il 19 dicembre.
Le forme di demenza sono malattie degenerative, ma lo stile di vita del malato può contrastare la progressione dei sintomi lavorando sulla sfera fisica, relazionale ed emotiva. Un progetto come l’Atelier Alzheimer dovrebbe essere esportato più che ridimensionato. Ancor di più se si guardano i dati regionali dove la popolazione anziana supera il 23% e abbiamo 26mila cittadini e 53mila cittadine con demenza certificata.