La democrazia diretta è l’unica strada per ritrovare fiducia nella politica. Nel 2011 ventisei milioni di cittadini hanno votato Sì al referendum per avere un servizio idrico pubblico. Un esito tradito dalla Toscana a guida PD-Rossi, con bene placet del cosiddetto centrodestra: siamo infatti la prima regione ad aver sperimentato il servizio privatizzato, con la tariffa più cara d’Italia che aiuta imprese desiderose di profitto a spartirsi milioni di utili nonostante la rete chieda interventi urgenti e per far quadrare i conti si chiudano i contatori a chi fa fatica a pagare la bolletta.
Con la nostra proposta la Toscana avrebbe un percorso chiaro di ripubblicizzazione del servizio, con una gestione votata all’efficienza della rete e all’equità: 50 litri di acqua garantiti e un fondo solidaristico per aiutare chi non può pagare. Non è un libro dei sogni ma una proposta di legge chiara con le opportune coperture all’attenzione degli uffici, e stiamo girando la Toscana per raccontarla ai cittadini.
Inizia domani da Massa il tour dedicato alla proposta di legge per la ripubblicizzazione del servizio idrico integrato toscano. Un viaggio in parallelo al percorso di discussione su Rousseau mentre il testo è al vaglio degli uffici legislativi regionali per una prima verifica formale.
Interverranno oltre a me, Luana Mencarelli (M5S Massa vicepresidente Commissione Speciale su GAIA) e due ospiti tecnici: Andrea Guerrini, Presidente di ASA spa, sul tema “Nuovo sistema tariffario della provincia autonoma di Bolzano. Un esperienza virtuosa” e Nicola Ceravolo, Presidente del Consiglio di Sorveglianza di ASA spa, sull’argomento “Quale acqua beviamo e perché. Un indagine sui consumatori”.
Vi aspettiamo!