“ Lo scorso anno il traffico passeggeri negli aeroporti italiani è cresciuto mediamente del 4%. L’unica eccezione rilevante è quella dello scalo di Pisa che ha chiuso il 2019 con un -1,4%, finendo per essere declassato dal 9 al 12esimo posto tra gli aeroporti di interesse nazionale. Il tutto a beneficio del Vespucci di Firenze, che ha visto crescere il traffico passeggeri del 5,7%. E’ il risultato di una politica fortemente Firenze centrica portata avanti dal Partito democratico e dai renziani con la complicità di Enrico Rossi, di Marco Carrai, presidente di Toscana Aeroporti, e che ora vivrà una nuova stagione con Eugenio Giani. Una politica studiata per escludere la costa e potenziare solo l’aeroporto fiorentino, il cui sviluppo andrà ad impattare sulla qualità dell’aria della piana fiorentina che già soffoca a causa delle elevate emissioni di co2. Tanto da finire nel mirino del Ministro Costa”.
Così Irene Galletti, candidata presidente della Regione Toscana per il Movimento 5 Stelle.
“Il risultato di queste politiche – aggiunge Galletti – è che persino Ryanair, che a Pisa ha il suo secondo hub nazionale, ha smesso di investire sullo scalo costiero, puntando tutto su Orio al Serio, cresciuto infatti del 7,1%. L’effetto di questo trend negativo è molto preoccupante: ogni milione di passeggeri in meno si traduce in 1.200 posti di lavoro persi”.
“E’ curioso – conclude Galletti – che il consigliere dem Andrea Pieroni abbia deciso di presentare un’interrogazione su questo argomento, pur sapendo che la causa del calo dei passeggeri è da imputare alle politiche portate avanti dal suo stesso partito. Questa battaglia avrebbe dovuto farla 5 anni fa, magari uscendo dal Pd”.