Il Movimento 5 Stelle interviene sul caso della re-industrializzazione di Piombino, annunciando un’interrogazione urgente qualora il 27 luglio il Presidente di Cevital, Issad Rebrab, non si presenti all’incontro al Ministero dello Sviluppo Economico per presentare il nuovo piano industriale.

“Se Rebrab non si presenterà a Roma giovedì, Governo nazionale e giunta regionale dovrebbero esigere la pubblicazione del Piano Industriale. Non si scherza sulla pelle di 3mila persone legate al destino dell’impegno Cevital su Piombino” segnalano i Consiglieri regionali M5S e i consiglieri comunali M5S di Piombino.

“Abbiamo scoperto il nuovo piano industriale da un documento di richiesta assoggettabilità a Valutazione Impatto Ambientale, fatto dall’azienda a Regione Toscana. Lì, nero su bianco, abbiamo letto di 600 esuberi previsti, un solo forno e 400 milioni di investimento, una cifra ben inferiore alle attese. Non sarà che, come avevamo detto noi, Cevital ha usato l’acciaio come cavallo di troia per puntare all’import export – suo core business – sfruttando una delle poche aree reindustrializzabili del mediterraneo con un porto accanto?” si chiedono i Cinque Stelle.

“Si profilerebbe una situazione esplosiva a livello sociale, intollerabile per un’area di crisi complessa come Piombino. E’ irresponsabile l’atteggiamento silente del PD, al governo a Roma come in Toscana. Rebrab è pur sempre un imprenditore estero, che ha già preso 11 milioni di soldi pubblici sulla parte logistica. Finora si è mosso legittimamente guardando prima alla profittabilità economica delle sue scelte. Ma Rossi e Renzi sono pagati dai cittadini per pensare ad interessi collettivi e devono esigere massima chiarezza e trasparenza. Sarebbe imperdonabile se nei prossimi sei mesi venisse fuori che l’operazione Rebrab è stata giocata come un jolly elettorale” concludono i Cinque Stelle.