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EMERGENZE NOTTURNE A PRATO, SOLO UN MEDICO A COPRIRLE. ECCO I RISULTATI DELLA RIFORMA SANITARIA TARGATA PD

Se nelle notti d’agosto qualche pratese si sentisse male e avesse bisogno di un’ambulanza con il medico a bordo, correrebbe seri rischi. Con un solo medico a disposizione c’è infatti il pericolo di non coprire tutte le urgenze che si possono manifestare. È inaccettabile che in una città di 200mila abitanti ci sia la notte solo una ambulanza medicalizzata. Si tratta però di un problema che non colpisce solo Prato, tanto che anche in altre zone dell’area metropolitana fiorentina si registrano disagi. Il motivo di tutto questo è presto detto: la ASL non è riuscita a trovare nessuno per sostituire i medici in ferie. D’altronde se la riforma sanitaria voluta dal PD prevede una costante riduzione del personale medico, non dobbiamo meravigliarci di questi pessimi risultati. Spero che la ASL si renda conto del problema e che riesca a trovare nei prossimi giorni una rapida soluzione a tutto ciò. Altrimenti a rimetterci saranno come sempre i cittadini.

ANDREA QUARTINI

15MILA EURO AL MEYER DA GRATTA E VINCI RYANAIR. ETICA AMBIGUA PER REGIONE CONTRO GIOCO D’AZZARDO

La fondazione dell’ospedale pediatrico Meyer di Firenze ha ricevuto 15mila euro da Ryanair, la compagnia low-cost irlandese. Questa donazione benifica diventa senz’altro utile, tant’è che ha consentito l’acquisto di un laser chirurgico, ma deriva dai gratta e vinci Ryanair Fly to Win. Una scelta eticamente discutibile in una Regione erosa dal dramma della ludopatia.

Al costo di due euro ai passeggeri della compagnia di O’Leary viene presentata la possibilità di vincere premi in denaro o auto lussuose e, come sempre accade per i giochi d’azzardo, sono in molti a cedere alla tentazione. In questo caso però Ryanair aggiunge tra le ragioni a sostegno dell’offerta il fatto che una parte dell’importo sia devoluto alla Fondazione Meyer. Un chiaro incentivo a questa pratica di gioco d’azzardo.

In Toscana abbiamo circa 20mila persone affette da ludopatia, 1400 già in trattamento e un numero smisurato di famiglie ridotte in grave difficoltà economica per questa piaga sociale.

Siamo i soli a pensare che vedere il Meyer coinvolto nell’offerta dei gratta e vinci Ryanair sia eticamente ambiguo e inopportuno davanti a questo scenario? Come si coniuga il gioire per i 15mila euro recuperati così, tra l’altro da una società che potrebbe fornirli a prescindere da questa pratica visto che sta per comprarsi la nostra Alitalia, con gli sforzi di Regione, enti e associazioni per fermare il dilagare dell’azzardo in Toscana?

ANDREA QUARTINI

1100 ATTI IN DUE ANNI, 40% DELLE PROPOSTE APPROVATE. FORZA DI GOVERNO ALTERNATIVA A DUO PD-ROSSI – conferenza stampa

In due anni abbiamo protocollato 1101 atti consiliari, quasi un terzo dell’intera attività politica di questo palazzo, inclusa quella di iniziativa della giunta.

Il 40% dei nostri atti di indirizzo politico sono stati approvati e abbiamo costretto la maggioranza ad interessarsi di temi dimenticati come povertà, crisi bancarie, criticità delle grandi opere e gestione di acqua e rifiuti.

Siamo senza alcun dubbio l’unica forza di governo alternativa al duo PD-Rossi in Consiglio regionale.

Ne parleremo martedì 29 agosto 2017 in Sala 10 – Consiglio regionale, ore 12 (con diretta facebook).

Vi aspettiamo!

MOVIMENTO 5 STELLE TOSCANA

CONCORSO TRUCCATO A PISA? GRAVE, ISTITUZIONI VIGILINO A GARANZIA AUTOREVOLEZZA DELL’UNIVERSITA’

Il caso denunciato da Giulia Romano è grave. Auspichiamo una rapida conclusione delle indagini ma le istituzioni devono vigilare di più a garanzia dell’autorevolezza dell’Università. Il buon nome delle Università toscane si tutela solo con la garanzia che fenomeni come quelli presupposti dall’accusa di Romano o non esistano già o non esisteranno mai più.

MOVIMENTO 5 STELLE TOSCANA

REGOLAMENTO SULLA CACCIA, ABBIAMO OTTENUTO SANZIONI PER ATC

Abbiamo votato contro al Regolamento di attuazione della legge regionale sulla caccia e della c.d. Legge Remaschi.

Impossibile votare a favore: questo regolamento di cento articoli rappresenta la vera disciplina della legge sulla caccia e guarda caso non arriverà in Consiglio Regionale, perché per questo tipo di atti basta il parere della Commissione. Almeno siamo riusciti ad ottenere le sanzioni per quelle ATC che contravverranno all’obbligo previsto di pubblicità per atti e sedute. Ancora una volta avevano previsto una regola senza prevedere la sanzione per chi la viola.

Apprezziamo il lavoro importante di audizioni svolto in Commissione, ma il testo della giunta è arrivato di fatto blindato. Molte le incongruenze e assurdità: si prevede in un articolo una densità di massimo un cacciatore ogni 13 ettari e poi due articoli dopo si ammettono di diritto tutti i cacciatori dell’ATC di residenza.

Per non parlare delle “oasi di protezione” la cui gestione è messa in capo all’ATC. Praticamente le zone di protezione dalla caccia le gestiscono i cacciatori. Invenzione tutta Toscana e non contemplata dalla L. 157/92 che cercheremo di rimuovere con una proposta di legge dedicatache cercheremo di rimuovere con una proposta di legge dedicata.

Purtroppo la maggioranza che ha smantellato la Polizia Provinciale e soppresso il Corpo Forestale dello Stato si conferma poco sensibile alla necessità di operare sulla caccia aumentando i controlli. Questo significherà purtroppo che la degenerante crescita dei fenomeni di bracconaggio, culminati nell’increscioso episodio del lupo esposto a Suvereto, è destinata a continuare ancora”.

IRENE GALLETTI

AZIENDA INTERDETTA PER MAFIA CURAVA MENSA PER SCUOLE DI CORTONA. REGIONE VERIFICHI INFILTRAZIONI SU APPALTI SIMILI

Un’azienda di Cosenza interdetta per mafia gestiva la mensa per nidi e scuole del Comune di Cortona. Grazie al lavoro del Movimento 5 Stelle la questione è emersa e questo business toscano è stato interrotto. Presto il Comune di Cortona procederà alla riassegnazione del servizio, ma questa vicenda deve aprire una riflessione regionale sulle possibili infiltrazioni mafiose negli appalti pubblici toscani.

L’appalto a Cortona era in capo ad una Raggruppamento Temporaneo di Imprese (RTI). Solo una delle due società di questo RTI è stata oggetto di interdittiva, la Cardamone Group srl, all’80% di proprietà di Renzo Cardamone. Ci risulta però che l’altra azienda del RTI, con sede a Lamezia Terme, sia per la metà di proprietà di una persona che condivide al 50% un’altra attività imprenditoriale nel campo ristorativo proprio con Cardamone. Questa azienda gestisce in appalto dal 2015 il bar di un Ospedale massese e la mensa di una scuola a Subbiano (AR).

Nessuna illazione da parte nostra, bene precisarlo, solo l’indicazione di un esempio chiaro: le società che da altre regioni vengono a vincere appalti in Toscana sono naturalmente portate a riproporsi su tutte le occasioni che la regione offre nel loro ambito d’azione. E per questo è necessario alzare le soglie d’attenzione aumentando la diffusione delle informazioni tra gli enti che hanno registrato degli stop a loro appalti per interdittive.

Il caso Cortona può fare scuola e anche per questo è stato portato a livello nazionale con due interrogazioni m5s della deputata Chiara Gagnarli e del senatore Mario Michele Giarrusso.

GABRIELE BIANCHI

ASL SENZA IMMUNOGLOBULINA ANTITETANICA ? REGIONE CHIARISCA SU SEGNALAZIONE E SI ATTIVI PER GARANTIRE PROFILASSI

Numerose segnalazioni ci indicano che nell’ASL Toscana Nord Ovest non sia reperibile e disponibile l’immunoglobulina antitetanica. Un problema, pare, esteso anche ad altre ASL e tutt’altro che trascurabile.

La profilassi antitetanica si attiva su tutte quelle persone che arrivano al Pronto Soccorso, con ferite lacere o morsicature d’animale, e non hanno copertura antitetanica o non ricordano di aver fatto i richiami. Nell’incertezza l’iniezione evita il rischio di una malattia sempre più rara, ma pur sempre mortale. Il fatto che proprio d’estate si registri questa mancanza è preoccupante.

Speriamo di ricevere subito risposte rassicuranti dalla giunta PD-Rossi. La Toscana deve garantire la sieroprofilassi antitetanica.

ANDREA QUARTINI

BOCCIATA NOSTRA LEGGE SU ECONOMIA CIRCOLARE : TOSCANI COSTRETTI A TENERSI DISCARICHE, INCENERITORI E CONFLITTI DI INTERESSE. PD E CENTRODESTRA INCAPACI DI FUTURO

Il Consiglio regionale ha bocciato la nostra proposta di legge “Economia circolare per una Toscana a Rifiuti Zero”.

La maggioranza allargata sui rifiuti, PD MdP Lega Nord Forza Italia e Fratelli d’Italia, costringe i toscani a tenersi ancora per qualche anno discariche, inceneritori e conflitti di interesse già oggetto di inchieste penali importanti. Peccato, dovranno avere pazienza.

Ma guardiamo il bicchiere mezzo pieno, una volta al governo regionale avremo già una legge pronta, validata dagli uffici, che porterà la Regione in pochi anni a sfruttare i benefici occupazionali, ambientali e di salute pubblica di un ciclo virtuoso di gestione dei materiali.

GIACOMO GIANNARELLI

ROSSI CERTIFICA ASSENZA PIANO ORGANICO DI PREVENZIONE INCENDI. E DOPO DUE ANNI ANCORA FERMO PERSINO RIMBOSCHIMENTO A VALLOMBROSA

Ieri in aula Enrico Rossi ha risposto alla richiesta di comunicazione urgente sull’emergenza incendi che abbiamo presentato con mia prima firma.

L’emergenza incendi ci ha rubato 2.500 ettari di bosco e questo è avvenuto in assenza di un piano organico di prevenzione dei roghi. Niente sulla tutela del sottobosco, niente sugli strumenti di contenimento. Rossi è arrivato in Consiglio citando idee, come l’estensione dei viali parafuoco oltre l’unico territorio regionale dove ci sono (la provincia di Pisa), ma senza nemmeno una bozza di programmazione per renderle provvedimenti reali. Un’ammissione di fallimento senza redenzione.

Ancor più desolante il suo riconoscere che non esista al momento alcun piano sul rimboschimento delle aree bruciate. Né quelle 2017 né quelle passate. Una notizia resa con il surreale richiamo al fatto che persino la pineta di Vallombrosa bruciata nel 2015 attende ancora i progetti di reimpianto. Forse Rossi ha dimenticato di essere lui il Presidente della Regione? Chi lo doveva promuovere il rimboschimento di Vallombrosa? Capiamo la sua ansia di retorica da opposizione ma fino a prova contraria governa la Regione dal 2010.

Infine ci ha lasciato basiti sentire che per il Presidente della Regione Toscana è meglio evitare di reimpiantare alberi nelle aree private andate in fumo perché potrebbe favorire eventuali nuovi incendi. Speriamo non arrivi a promuovere provvedimenti per cementificarle con la giustificazione che il cemento non brucia e così si prevengono i roghi.

Unica nota veramente positiva il ringraziamento doveroso a vigili del fuoco e volontari che hanno affrontato con eroismo un’emergenza drammatica. Con una prevenzione efficace, programmata per tempo, avrebbero avuto meno condizioni sfavorevoli. Sarà nostra cura esigerla nei prossimi atti di indirizzo regionale.

IRENE GALLETTI

ABOLIRE CONSORZI DI BONIFICA, ORMAI SONO STAZIONI APPALTANTI: SU 400 DIPENDENTI SOLO 150 SONO OPERAI. MA PD NON MOLLA LA PRESA

I Consorzi di Bonifica vanno aboliti, lo diciamo da sempre: sono diventati delle stazioni appaltanti al punto che su 400 dipendenti solo centocinquanta sono operai. Essendo enti privati di diritto pubblico, nati da un decreto regio, non possiamo abolirli con una legge regionale ma la Regione poteva condurre una battaglia politica per capire come garantire sicurezza idraulica e manutenzione del patrimonio idrico senza questi carrozzoni. Esattamente quanto chiedevamo più di un anno fa al Consiglio regionale con un atto bocciato a maggioranza.

Sul tema leggiamo prese di posizione demagogiche dal cosiddetto “centrodestra”, bene ci vengano dietro, peccato che quando governavano l’Italia non hanno mai modificato l’impianto normativo che giustifica i Consorzi di Bonifica.

Come sempre noi affrontiamo con serietà la questione e non diamo alla popolazione false aspettative: il tributo, alto e odioso, è purtroppo legittimo. Provammo a contrastarlo sui ritardi dei Piani di Classifica, proponemmo anche l’invio insieme al contributo di una lettera con i giustificativi di spesa, cioè quali interventi il cittadino stava finanziando, ma il PD ci bocciò la proposta.

La battaglia non si ferma, a livello regionale torneremo a chiedere trasparenza sul contributo, ma è bene chiarire ai cittadini che la soluzione a questo problema passerà solo da una soluzione nazionale.

GIACOMO GIANNARELLI