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PRESIDIO HA FUNZIONATO: FAMIGLIA RESTA NELLA CASA PAGATA. ADESSO ANALIZZARE TUTTI I PIANI PEEP TOSCANI PER VERIFICARE RISPETTO PREZZO DI CONVENZIONE

I cittadini hanno manifestato la loro solidarietà ad un abitante di Scandicci sottoposto al quinto tentativo di spossessamento dell’abitazione dove resiede con la propria famiglia. Questa non è una lotta a favore di un singolo ma per ristabilire la legalità nel comune Scandicci. Lo spossessamento è stato rinviato ad ottobre, quindi il presidio pacifico di stamattina ha raggiunto l’obiettivo principale: evitare che questa famiglia fosse ingiustamente tolta dalla sua abitazione.

Questa vicenda s’inserisce in un complesso più ampio in quanto ci risulta che tutti i piani Peep Toscani, che abbiamo esaminato, il prezzo di convenzione non è stato rispettato. Verificheremo e ne chiederemo conto in ogni sede istituzionale opportuna. La legge c’è già, è il d.lgs 122/2005, bisogna semplicemente applicarla tutelando così l’acquirente.

Intanto chiediamo alla amministrazione locale, attore principale deputato al controllo della regolare esecuzione della convenzione, di prendere posizione in tutela dei cittadini, anche alla luce delle sentenze del TAR e del Consiglio di stato che sanciscono in modo inequivocabile che il prezzo di convenzione deve essere rispettato. Una battaglia è vinta aiutateci a combattere le prossime.

GABRIELE BIANCHI
ANDREA QUARTINI
VALERIO BENCINI (M5S Scandicci)

ESPORTARE PER GIUNTA, ASL E AGENZIE REGIONALI IL MODELLO VIRTUOSO DEL BILANCIO GESTIONALE DEL CONSIGLIO

Da gennaio il Consiglio regionale ha uno strumento di buona amministrazione che deve essere esteso alla giunta regionale e ad ogni ente, azienda o organismo di diritto pubblico dipendente dalla regione. Parliamo del Bilancio finanziario gestionale, uno strumento che fa da pendant col Piano anticorruzione e riesce a programmare l’attività della macchina amministrativa con rigore e trasparenza. L’anticamera necessaria per quel bilancio trasparente che attueremo una volta al governo della regione, dove tutti i cittadini potranno vedere cosa sta facendo l’amministrazione, in tempo reale, fino alla verifica della fattura finale di spesa.

Il Bilancio finanziario gestionale rende chiara la programmazione delle risorse finanziarie affidate alla macchina amministrativa: a cosa servono, come devono essere spesi quei soldi dei cittadini, da chi ed entro quanto tempo. E nel caso del modello adottato dal Consiglio regionale su input della dirigenza al bilancio il dettaglio arriva oltre macrocapitoli dai titoli altisonanti – modello giunta regionale – permettendo un effettivo controllo.

Quello che chiediamo è di far adottare questo modello anche alla giunta, per smetterla di vedere che la Regione spende “1,3 milioni nel capitolo Giovani” ed entrare nel dettaglio di come i giovani toscani possono veramente prendere quel milione e tre, sempre che effettivamente lo prendano.

La storia dei fondi per i giovani agricoltori ci dice infatti che a fronte di roboanti dichiarazioni a mezzo stampa quella parte di ‘vincitori’ di quei bandi li hanno visti anche un anno e mezzo dopo l’ingresso in graduatoria.

GABRIELE BIANCHI

EROSIONE COSTIERA? SOLO 44% DEI FONDI AGLI INTERVENTI (SOPRATTUTTO SUL 2018) MENTRE IL RESTO SE NE VA IN PROGETTAZIONE

Abbiamo portato il problema erosione in Regione con una proposta al voto nel Consiglio regionale di domani e dopodomani.

Dei 5.286.769,69 euro messi dalla Regione Toscana per contrastare l’erosione costiera solo il 44% va ad interventi, mentre la fetta maggiore è destinata ad una progettazione che spesso ha tempi lunghi. In conseguenza, nonostante gli annunci a mezzo stampa di qualche esponente politico poco informato, sul 2017 la giunta regionale ha previsto ben pochi interventi effettivi. Il grosso si svilupperà solo il prossimo anno.

Per questo abbiamo chiesto alla Giunta di attivare tutte le azioni ordinarie e straordinarie per accelerare la progettazione degli interventi e avviare quanto prima i lavori urgenti nelle aree più critiche come Massa, Orbetello, Punta Ala e Castilione delle Pescaia.

L’Università di Firenze ha reso noto che negli ultimi vent’anni il mare ‘si è mangiato’ troppo arenile solo nel 6% della fascia costiera regionale e i tratti più critici sono quello tra la foce del Serchio e Bocca d’Arno, quello a sud della foce del Fosso della Cecinella, la foce dell’Ombrone, il litorale di Marina di Massa, la spiaggia di Vada, il golfo di Baratti, la spiaggia di Punta Ala e il litorale di Castiglione della Pescaia.

Tuttavia nel 2016 la Regione si è vista arrivare segnalazioni per problemi di erosione o danni da mareggiata solo in parte di queste: il litorale di Orbetello, il Golfo di Follonica, la spiaggia di Punta Ala e l’arenile di Marina di Massa, in particolare nella località Poveromo. Perché allora la maggior parte degli interventi in queste zone sono ancora alla fase di progettazione?

Gli interventi in queste aree devono garantire quanto prima l’equilibrio costiero. Se ormai l’estate è avviata, non si aspetti la prossima primavera per “svegliarsi” con quella che solo degli amministratori sventurati possono continuare a chiamare ‘emergenza’ al pari del caldo torrido e della siccità. Tutti questi fenomeni sono noti, previsti, studiati ed è semplicemente un dovere istituzionale gestirli con necessario tempismo. Chi se ne stupisce ha solo sbagliato a chiedere la fiducia dei cittadini nell’amministrare la cosa pubblica.

GIACOMO GIANNARELLI

FIDI TOSCANA E SVILUPPO TOSCANA UNITE? NOI PROPONIAMO, ASSESSORE DÀ DISCO VERDE. ORA IL VOTO IN CONSIGLIO

Ci voleva il Movimento 5 Stelle per avviare una sensata razionalizzazione delle partecipate regionali.

Il 27 aprile scorso chiedemmo alla Giunta regionale una valutazione sull’idea di far confluire le funzioni di Fidi Toscana spa in Sviluppo Toscana spa: solo nel 2015 questo doppione toscano ci era costato 6,6 milioni di perdite nel bilancio regionale e mentre il duo PD-Rossi si beava di un utile tecnico di 210mila euro registrato da Fidi Toscana sul 2016 – pari allo 0,8% di quanto ci è costata negli ultimi 4 anni (12 milioni di euro) – noi ci siamo concentrati sulle possibilità di unire l’agenzia regionale nata dallo scorporo di Sviluppo Italia con la componente pubblica della finanziaria “dolente” toscana.

La risposta dell’assessore regionale Ciuoffo ci ha rallegrato, un disco verde esecutivo a questa proposta che abbiamo quindi subito tradotto in un atto di indirizzo che sarà votato nel Consiglio regionale di domani.

Condividiamo le premesse dell’assessore sulla necessità che l’analisi di fattibilità di questa proposta debba considerare il valore aggiunto di un aumento dell’efficienza della macchina regionale nell’erogazione di finanziamenti e considerare l’impatto occupazionale interno ed esterno derivante.

E non dovrebbe spaventare l’Istituzione il fatto che oggi quasi il 54% del capitale di Fidi Toscana è detenuto da banche private. Lo stesso Presidente Petretto ha segnalato con cura che la società non regge alle condizioni attuali, senza un nuovo piano strategico che nessuno dei soci pare aver intenzione di chiedere.

Saranno per prime le banche private a giovarsi del fatto che questa lunga storia, segnata da un capitolo finale di insuccessi contabili che pesano anche sui loro bilanci oltre che su quello regionale, trovi la fine.

GABRIELE BIANCHI

DRAMMA FALLIMENTI COOPERATIVE EDILI, DOPO UN ANNO AL PUNTO DI PARTENZA. NON CI ARRENDIAMO: NUOVO INDIRIZZO E MOBILITAZIONE SUI TERRITORI

In Toscana ci sono numerose famiglie che hanno creduto nella promessa di un’abitazione a prezzi calmierati tramite le cooperative edili abitative per poi trovarsi senza casa e senza riavere indietro l’investimento fatto.

Un anno fa abbiamo portato la questione in Consiglio regionale ottenendo il voto unanime sull’impegno di chiedere al Governo l’applicazione della normativa esistente a tutela di queste persone il D.lgs 122/2005. La Regione Toscana ha scritto al governo quanto indicato nell’atto, ma né Renzi né Gentiloni hanno mosso un dito. Anzi hanno continuato persino ad evitare di intervenire sul minimo dovuto: cioè l’impianto sanzionatorio scritto nella legge ma non applicato per carenza di disposizioni.

Noi non ci arrendiamo e per questo ci siamo attivati su due fronti: una nuova proposta istituzionale e la mobilitazione dal basso in sostegno di questi cittadini truffati. Sul fronte istituzionale stiamo predisponendo un atto di indirizzo dove riportiamo all’attenzione del Consiglio la necessità che la Regione Toscana supporti questi cittadini, anche tramite assistenza legale. Inoltre chiediamo che la giunta regionale promuova un metodo di prevenzione di queste truffe legalizzate, nel rispetto del d.lgs 122/2005: un protocollo tra Comuni toscani e Regione affinché al momento che le cooperative edili chiedono autorizzazione a costruire, gli enti locali inseriscano tra i requisiti la presenza delle fidejussioni a tutela dei soci.

Sul fronte invece della mobilitazione stiamo promuovendo azioni di sostegno per questi cittadini, tramite il nostro gruppo di lavoro Obiettivo Legalità. La prima sarà a Scandicci l’11 luglio. Ci troveremo da liberi cittadini in Via di Porto 193 per un presidio pacifico di contestazione del quinto tentativo di sottrazione subito da un cittadino che ha denunciato questo sistema e oggi, paradossalmente, anziché avere il sostegno dello Stato si vede intimare l’abbandono della sua casa, nonostante vi abiti con una figlia minorenne. Nell’occasione sarà con noi il nostro senatore Mario Michele Giarrusso che, per difendere la causa di questa famiglia, ha messo nell’abitazione la sua segreteria politica.

GABRIELE BIANCHI

“Invito a questo presidio il sindaco di Scandicci, il Consiglio comunale e tutti i cittadini, perché l’ingiustizia subita da questa famiglia è rappresentativa di un sistema che non funziona. I cittadini si pensano in un rapporto a due con la cooperativa edile, mentre c’è sempre un terzo attore: la Pubblica Amministrazione. Questa deve verificare il rispetto delle convenzioni con le cooperative edili, che possono vendere solo alle cifre pattuite, ma oggi non lo fanno in violazione della normativa.

In merito al caso oggetto del presidio Bencini ha precisato “Questo cittadino ha denunciato il sistema, si è rifiutato di pagare un importo più che doppio rispetto alla convenzione e per questo è stato espulso dalla cooperativa. Un atto tramite il quale questa, in liquidazione dal 2016, ha ottenuto quel dispositivo di rilascio dell’immobile che l’11 luglio potrebbe portare questa famiglia coraggiosa in mezzo ad una strada.

Queste cooperative prendono fondi regionali, in alcuni casi anche europei, e risorse comunali nei termini di mancati oneri di urbanizzazione per contro dovrebbero consentire a dei cittadini di farsi la casa a prezzi ragionevoli nel rispetto della legge, come chiarisce anche una recente sentenza del Consiglio di Stato. Eppure da Scandicci ad Arezzo, fino al recente caso di San Miniato, la Toscana è piena di casi dove questa normativa non è rispettata e nemmeno si rispetta il modello originale della cooperazione edile. Pensate che qualcuna di queste cooperative ha messo gli immobili persino in agenzia “le piace? Bene diventi socio della cooperativa e sarà sua”.

VALERIO BENCINI

PD INSISTE SU GRANDI OPERE INUTILI, COME MEDIOETRURIA. MENTRE SERVONO PICCOLE OPERE UTILI. BRETELLA DI PIOMBINO SARA’ PRONTA, SE VA BENE, NEL 2020

Dal convegno “Cura del Ferro in Toscana” emerge lo spaccato di un governo regionale arroccato su grandi opere inutili, incapace di ascoltare territorio e Università nel loro chiedere di spendere la seconda voce di bilancio dopo la sanità in interventi utili da realizzarsi in tempi ragionevoli.

Da una parte PD-Rossi persistono nell’investire denaro e tempo in cattedrali nel deserto come la stazione AV MedioEtruria dall’altro fanno opera di distrazione di massa su un altro grande fallimento della capacità di pianificazione regionale: la bretella di Piombino. Se tutto andrà bene sarà realizzata non prima di tre anni. Ma non era una componente cruciale del rilancio del sito produttivo e del porto? Non era nell’elenco dei da fare dell’accordo con AFERPI?

Senza considerare il problema evidente di mancanza di una visione complessiva, raccontata dalla giunta PD-Rossi ma non praticata visto che il 51% delle risorse è destinato all’area fiorentina.

Ci conforta sentire la Dirigente del Ministero delle Infrastrutture dire che la Tirrenica va rivista. Glielo spieghi a Rossi che ci sembra confuso sul tema.

GIACOMO GIANNARELLI

FALLIMENTO COOP EDILI E SFRATTI INGIUSTI. CALL TO ACTION M5S – conferenza stampa

In giro per la Toscana si continuano a consumare tragedie familiari dovute ai fallimenti delle cooperative edili. Ci interessammo della questione più di un anno fa, portando il Consiglio regionale ad approvare un atto che ha obbligato la giunta a sollecitare il Governo per l’applicazione del decreto legislativo 122/2005, unica normativa di tutela per chi ha investito su una cooperativa edile con lo scopo di ottenere una casa e si è trovato a perdere tutto, spesso senza avere neppure la casa.

Purtroppo né il Governo Renzi né quello Gentiloni ha ascoltato le indicazioni della Toscana e ancora oggi manca un adeguato impianto sanzionatorio per chi non rispetta questa legge.

Per questo abbiamo avviato una mobilitazione tramite il nostro tavolo Obiettivo Legalità, che coinvolgerà anche i gruppi locali nell’informazione su questo problema, la verifica delle situazioni esistenti e il supporto per scongiurare gli esiti più intollerabili di queste truffe legalizzate. La prima tra queste sarà a Scandicci l’11 luglio.

Per questo interverrà domani con me – in sala 10, Consiglio regionale della Toscana – Valerio Bencini, consigliere comunale M5S Scandicci.

GABRIELE BIANCHI

SUI JAZZ MANCANO STRUMENTI PER BLOCCARE LE CARROZZINE. BASTA UNA CINTURA, LA REGIONE SI ATTIVI

Il 15 settembre scorso numerose persone diversamente abili hanno raggiunto Firenze per la Giornata regionale sulla disabilità. Una parte di queste ha preso i nuovi treni Jazz inaugurati dalla regione, riscontrando aspetti positivi e alcune carenze nella dotazione di bordo a loro riservata. Tra queste ultime l’assenza di adeguati strumenti come ganascia, maniglia o cintura, per fermare la carrozzina manuale.

Una carenza che ho avuto modo di verificare ancora presente nei Jazz, nonostante la soluzione fosse semplice da offrire.

Aspettiamo risposte dalla giunta regionale su quali azioni intenda attivare per risolvere questo problema. Con l’imbarazzo di rilevare che dopo il caso della portiera saltata, questi treni moderni e costosi, hanno rilevato un’altra carenza che poteva emergere con un semplice collaudo: manca uno strumento qualsiasi per fermare la carrozzina dei passeggeri diversamente abili. Bene le telecamere a bordo e la pedana a scomparsa, ma qui bastava una semplice cintura. Mettiamola quanto prima.

GIACOMO GIANNARELLI

SALA SLOT NON RISPETTA DISTANZE DA LUOGHI SENSIBILI, DAL 2013 DEVE PAGARE SANZIONE. AD OGGI QUANTO HA INCASSATO LA REGIONE?

Secondo la legge regionale 57/2013 centri scommesse e spazi per il gioco devono distare almeno 500 metri da istituti scolastici, luoghi di culto, centri socio-ricreativi e sportivi o strutture socio-sanitarie.

Applicando questo criterio in nessun centro cittadino toscano dovremmo vedere sale slot autorizzate da novembre 2013. Eppure la realtà sembra ben diversa.

Per avere un dato oggettivo, sperando sia rincuorante, abbiamo chiesto alla giunta di rispondere ad una domanda semplice: quanti soldi sono entrati nelle casse regionali grazie alle sanzioni applicate a chi non rispetta questa normativa?

L’art 14 della legge regionale di prevenzione della ludopatia – una delle migliori a livello nazionale – impone infatti a chi non rispetta le distanze il pagamento di una somma che va da 1000 a 5000 euro. Il 30% finiscono alla Regione e il 70% al Comune di ubicazione dell’esercizio sanzionato.

Siamo speranzosi: visto che le sale slot continuano a pullulare, sicuramente la Regione avrà incamerato molti fondi oppure, in loro assenza, avrà tirato le orecchie alle amministrazioni comunali che non hanno ancora monitorato a dovere la questione chiedendo quanto prima i contributi dovuti alle casse regionali. Contributi poi da spendersi proprio in operazioni di contrasto della ludopatia.

Sappiamo che il PD ha una doppia anima sul tema. Da una parte quella legata al contrasto dell’azzardo e dall’altra quella di chi ci fa i denari, nonostante la propria posizione istituzionale. Ad esempio il deputato Edoardo Fanucci, che ci risulta ancora socio unico di una società – la Sa Costeddu srl – che detiene il 22% de La Giostra srl, impresa che gestisce scommesse. Tutto lecito ovviamente, anche se sull’opportunità ci permettiamo di pensarla diversamente.

GABRIELE BIANCHI

ALGA TOSSICA, C’E’ DAL 1998 MA OGNI ANNO I PARTITI SCOPRONO “L’EMERGENZA”. SERVE APPROCCIO SERIO: ACCORDO CON UNIVERSITA’ E PIANO DI SUPPORTO AI COMUNI INTERESSATI

Dal 1998 l’Ostreopsis Ovata è spuntata nelle acque toscane, secondo una presenza monitorata da ARPAT con precisione e metodo. Il problema di questa situazione infatti non è il monitoraggio, ma il governo del fenomeno.

Sappiamo ormai molto di questa alga tossica (anche se meno tossica di altre) e dopo 21 anni è incredibile continuare ad affrontare la sua presenza in termini emergenziali.

Serve un accordo con l’Università, ne abbiamo tre qualificate in Toscana, per comprendere le misure migliori di rimozione e soprattutto come bloccare la sua ploriferazione. E serve soprattutto che la Regione non lasci i Comuni soli nello smaltimento di questa alga una volta portata a terra. In due parole: migliorare la prevenzione del fenomeno e ottimizzare la sua gestione.

Qualcosa che in ventuno anni sarebbe stato il minimo sindacale per un governo serio del territorio. Peccato lo si sia lasciato finora nelle mani di chi scopre dell’esigenza dell’ombrello a novembre quando inizia a piovere.

GIACOMO GIANNARELLI