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IN TOSCANA OGNI RSA AVRA’ SUO MEDICO GERIATRA. M5S PROPONE E BUON SENSO PREVALE

Firenze 6 agosto 2015. Andrea Quartini, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, esprime la sua soddisfazione per l’approvazione in Consiglio Regionale della mozione che propone l’attivazione della figura professionale del medico geriatra della RSA e dell’assistente sociale anche all’interno dei moduli a bassa intensità assistenziale.

“Come dimostra l’iter di questo atto, il Movimento 5 Stelle è forza di governo capace di proporre misure di buon senso e lungimiranza. L’atto ha avuto un passaggio costruttivo in Commissione e ne esce una miglioria per i tanti cittadini toscani non autosufficienti.

In Toscana – segnala Quartini – ci sono 317 Residenze Sanitarie Assistenziali (RSA) dove l’85% dei posti letti per non autosufficienti è servizio pubblico in convenzione. Era doveroso definire un ruolo di coordinamento delle strutture di accoglienza, medico, con le Aziende pubbliche di servizi alla persona (ASP). Eviteremo l’appalto, e il relativo costo, di specifici servizi domiciliari aggregando servizi di supporto alla domiciliarità con la rete dei servizi residenziali, mantenendo gli anziani il più possibile a domicilio e ritardando l’istituzionalizzazione.

L’introduzione della figura del medico geriatra di RSA – conclude Quartini – così come quella dell’assistente sociale di RSA (su una o più strutture) favorirà un nuovo modello di assistenza in grado di gestire al meglio il rischio clinico nelle strutture (ad es. errata prescrizione di farmaci, ecc.), incluso quello drammatico emerso rispetto alla RSA Narnali di Prato”.

PARTITO UNICO SCEGLIE LA LOBBY DEI CACCIATORI. SU UNGULATI ERRORE CHE PAGHEREMO

Firenze 9 settembre 2015. Irene Galletti, consigliera regionale del Movimento 5 Stelle e vicepresidente della Seconda Commissione, commenta la bocciatura alla mozione sugli ungulati presentata dal M5S nel Consiglio Regionale odierno.

“Il problema della sovrappolazione degli ungulati è serio – segnala Galletti – e condividevamo con l’Assessore Remaschi la premessa di appoggiarci a strumenti di analisi scientifica come il rapporto Ispra. Spiace però costatare che, differentemente dalla premessa, Il Partito Unico è uscito allo scoperto nel dibattito consiliare. Non c’è infatti un interesse reale di risolvere il problema della sovrappopolazione degli ungulati – dichiara la consigliera Cinque Stelle – ma la necessità da parte di esponenti di maggioranza e minoranza di strizzare l’occhio alla lobby dei cacciatori.

Ricordiamo difatti ai solerti consiglieri che hanno bocciato la nostra mozione e promosso la risoluzione Marras – centrata sul principio “la caccia è la soluzione” – che così facendo hanno detto anche “no” alla richiesta rivolta a Rossi di promuovere una semplificazione delle modalità di accesso ai fondi regionali per il risarcimento dei danni prodotti dalla fauna selvatica e dall’attività venatoria. 

Lo ripetiamo – conclude la consigliera Cinque Stelle –  siamo disponibili a valutare con evidenze scientifiche soluzioni al problema sovrappopolazione ungulati, ma l’evidenza scientifica e la storia ci dicono che la caccia non è la soluzione. Anche in questo caso scegliere per motivi di lobby ha condotto la politica ad un errore che pagheremo tutti”

 

OGGI SI CELEBRA IL MATRIMONIO TRA LE OPPOSIZIONI E LA STRATEGIA RIFIUTI ZERO

Firenze 8 settembre 2015. Conclusa la consegna delle 1.326 firme raccolte dal Comitato No Inceneritore di Scarlino ai rappresentanti delle opposizioni in consiglio regionale.

All’atto della consegna il capogruppo del Movimento 5 Stelle, Giacomo Giannarelli, ha dichiarato a nome di tutte le opposizioni in Consiglio regionale

“Oggi si celebra il matrimonio tra le opposizioni e la strategia rifiuti zero. Tutti i gruppi politici di minoranza sottoscrivono infatti  la nostra mozione rifiuti zero, in discussione domani in Consiglio regionale, un atto di buon senso del quale ci auguriamo si renderanno protagonisti anche i consiglieri PD. Lo ribadiamo: Rossi mostri la strada giusta a Renzi e accolga la nostra indicazione per rendere la Toscana un laboratorio di quell’economia circolare tanto cara all’Europa, fonte di più salute, più lavoro e uno sviluppo realmente sostenibile”.

 

ORTO DEI FRIGNOLI ABBANDONATO. ESEMPIO DELLA POLITICA PD REGIONALE SULLA LUNIGIANA

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Firenze 8 settembre 2015. Giacomo Giannarelli, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, ha presentato un’interrogazione sullo stato di abbandono dell’Orto dei Frignoli, oggetto di ingente investimento regionale.

“Il 28 agosto ho visitato l’Orto Botanico dei Frignoli trovandolo in stato di abbandono: degrado, segnaletiche sradicate e abbandonate a terra, le bellezze naturalistiche e ambientali coperte da erbacce e rifiuti. Mi è parso un triste esempio della politica PD sulla Lunigiana: scarsa lungimiranza nella gestione di un patrimonio turistico e fondi dati senza monitoraggio della realizzazione delle opere previste.

L’orto Botanico dei Frignoli si trova nei pressi di Sassalbo e del Passo del Cerreto – segnala Giannarelli – e doveva dedicarsi allo studio del patrimonio naturalistico e culturale dell’Appennino settentrionale e delle Alpi Apuane. La sua collocazione lo rende infatti un centro per la biodiversità con oltre 600 specie di piante e fiori, spesso rare e protette. Nel 2011 la Regione Toscana ha erogato 225.000 €  all’Unione dei Comuni Montana Lunigiana per l’adeguamento dell’Orto Botanico e al contempo risulterebbe che, con un contributo di 40 mila euro su un progetto complessivo di 300 mila, il Parco abbia fornito il suo contributo per la stessa causa. Tuttavia l’Orto dei Frignoli risulta chiuso dal 2013 per inagibilità causata dal terremoto.

Vogliamo sapere da Rossi chi è il gestore dell’Orto Botanico – conclude il consigliere M5S – e per quali ragioni ha consentito irresponsabilmente che questo luogo si trasformasse in poco tempo in area degradata ed abbandonata. Ma soprattutto chiediamo alla Giunta PD chi doveva controllare l’effettiva realizzazione del progetto costato ai cittadini 300mila euro e cosa intende fare per rendere l’Orto dei Frignoli un centro d’eccellenza con finalità anche ricreative e turistiche”

Atto disponibile al seguente link http://bit.ly/1XFtmkW

BASTA DEROGHE SU LUPI E IBRIDI. REGIONE APPLICHI LA LEGGE

Firenze 8 settembre 2015. I consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle hanno depositato una mozione che impegna la giunta nei riguardi di lupi, ibridi e cani in genere.

“Basta deroghe su lupi e ibridi – segnalano i Cinque Stelle – e a dircelo è l’indirizzo scientifico accolto dalla stessa Commissione Europea. Per limitare le predazioni, la Giunta dovrebbe evitare deroghe e puntare alle misure di prevenzione non letali.

La Commissione Europea ci dice nelle sue Key actions for Large Carnivore population in Europe che i danni alle attività zootecniche toscane imputati a lupi e ibridi sono da inquadrarsi in una presenza naturale della specie lupo sul territorio regionale e nazionale. Inoltre – proseguono i consiglieri M5S –  il progetto LIFE Medwolf stima che in toscana una buona parte delle predazioni è messo in atto da cani mal gestiti e tra le aziende colpite nel 2014 il 98% non è sorvegliato da pastore, l’85% non ha recinti anti predatore e il 57% non ha cani da guardiania.

Contrariamente alla propensione della Giunta Regionale, ricordiamo poi – aggiungono i Cinque Stelle – che l’eventuale abbattimento di esemplari di lupo o ibrido causa squilibri nei branchi e genera spesso incremento delle predazioni, come rilevato in provincia di Grosseto dopo l’ondata di abbattimenti illeciti tra il 2013 e il 2014. La stessa  Commissione Europea nel febbraio 2014 ha indicato le azioni nei confronti dei lupi “una minaccia per la salute dell’ambiente naturale, in particolare per il conseguimento degli obiettivi della direttiva Habitat e del primo obiettivo della strategia dell’UE per la biodiversità.

Quindi per contrastare l’esiguo, ma pur sempre economicamente dannoso, fenomeno delle predazioni e rispettare il corretto indirizzo europeo – concludono i consiglieri M5S – basta attenersi alla L.R. 59/2009: prevenzione non letale delle predazioni e diffusione di una cultura di corretta gestione e controllo dei cani padronali, compresa la pratica della sterilizzazione. Il cane inselvatichito è tipologia rara in Toscana e comunque la loro uccisione è reato penale”.

INSENSATO CHIUDERE PRONTO SOCCORSO DI MASSA, 3MILA PAZIENTI DOVE VANNO?

Firenze 7 settembre 2015. Andrea Quartini, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle in Commissione Sanità, ha presentato un’interrogazione urgente in merito alla pianificata chiusura del pronto soccorso dell’Ospedale di Massa per metà ottobre, senza corrispondente attivazione del servizio presso il Nuovo Ospedale Apuano, ancora da completare.

“Ogni mese il pronto soccorso di Massa ospita circa 3mila pazienti. Abbiamo saputo – segnala Quartini – che una circolare interna ASL prevede la sua chiusura a metà ottobre, 30 giorni prima dell’attivazione del servizio analogo presso il Nuovo Ospedale Apuano (NOA). Questa interruzione del servizio è completamente insensata e gravemente penalizzante per i cittadini massesi, che nel mese di attesa saranno costretti a rivolgersi all’unico ospedale attivo nel periodo: quello di Carrara.

Chiediamo a Rossi e all’assessora Saccardi di attivarsi subito affinché l’ASL di Massa garantisca che la chiusura del pronto soccorso del vecchio ospedale avvenga simultaneamente con l’apertura di quello nuovo – conclude il consigliere Cinque Stelle –ricordando che il NOA è uno dei quattro nuovi ospedali recentemente realizzati in Toscana con lo strumento del project financing e che il costo complessivo di realizzazione delle strutture ammonta a 420 milioni di euro, dei quali 170 milioni messi a disposizione dallo Stato, 56 milioni dalle Aziende sanitarie e 194 milioni dal concessionario. Ci auguriamo fosse inserita nella progettazione di questa grande opera anche la semplice continuità di servizio del pronto soccorso”.

Atto integrale disponibile al seguente link http://bit.ly/1irMnqX

 

MOZIONE M5S PER INCOSTITUZIONALITA’ RIFORMA SCUOLA DI RENZI “CONSIGLIERI PD VOTINO PER COSCIENZA E SEGUANO LA PUGLIA DI EMILIANO

 

Firenze 7 settembre 2015. Il Movimento 5 Stelle ha presentato questa mattina alla stampa l’atto, in discussione nel consiglio regionale del 9 settembre, col quale chiede l’impegno della giunta affinché sollevi la questione di legittimità costituzionale sulla riforma della scuola approvata il 2 luglio 2015 dal Parlamento.

“La scuola è materia concorrente Stato-Regioni – ha spiegato il consigliere Gabriele Bianchi in conferenza stampa –chiediamo quindi a tutti i consiglieri, in particolare quelli PD, di esprimersi su questo atto secondo coscienza: un tema etico come la scuola, futuro di un paese, deve mettere la fedeltà di partito in secondo piano.

La riforma della scuola targata Renzi è incostituzionale per almeno tre profili: chiamata diretta degli insegnanti da parte dei dirigenti scolastici, alternanza scuola lavoro e autonomia degli organi collegiali rispetto al dirigente scolastico. Riesce persino a creare docenti di serie a e docenti di serie b, in violazione del principio di eguaglianza regolato dall’art. 3 della Costituzione. Con questa riforma infatti  – ha proseguito il Cinque Stelle – a partire dall’anno scolastico 2016/2017 i docenti delle istituzioni scolastiche statali, assunti a tempo indeterminato, saranno destinatari di incarichi triennali solo se proposti dai dirigenti scolastici, con quindi un’immissione in ruolo priva di assegnazione di posto.

Questa legge replica nella scuola un modello verticista che noi, come Movimento 5 Stelle, rifiutiamo in ogni ambito. Dopo la Puglia di Emiliano e il Veneto di Zaia – ha concluso il consigliere M5S – anche la Toscana di Rossi potrebbe scegliere di impugnare l’atto presso la Corte Costituzionale e scegliere di ascoltare insegnanti studenti e sindacati impegnati nella mobilitazione”.

Atto disponibile al seguente link http://bit.ly/1L9hOgq

 

LA CACCIA NON È SOLUZIONE. FONDAMENTALE VIETARE IL FORAGGIAMENTO DISSUASIVO

Firenze 4 settembre 2015. Irene Galletti, consigliera regionale del Movimento 5 Stelle e vicepresidente della Seconda Commissione, ha presentato questa mattina una mozione sull’allarme ungulati.

“Il fenomeno del sovrappopolazione di ungulati è un problema molto rilevante per i danni alle coltivazioni, gli incidenti stradali in costante aumento e lo squilibrio ambientale del territorio. Basti un dato: sono riconducibili ai cinghiali il 60% delle perdite economiche causate dalla fauna selvatica alle colture. Tuttavia la sovrappopolazione degli ungulati è ancora trattata come un problema che riguarda i singoli agricoltori – segnala la consigliera Cinque Stelle – lasciati soli a fronteggiare un fenomeno allarmante. A tal proposito è sufficiente vedere quanto accade con gli indennizzi, previsti dalla normativa, scarsamente richiesti per via di eccessive lungaggini burocratiche associate alla richiesta.

Contrariamente a quanto ritiene la Giunta Rossi – indica Galletti – una delle cause principali della sovrappolazione dei cinghiali è da ricercarsi proprio nell’attività venatoria che ha determinato una loro diffusione incontrollata, attraverso l’introduzione di cinghiali non autoctoni per le battute di caccia, oltre a destrutturare la piramide delle classi di età, far perdere la sincronizzazione dell’estro, disgregare i branchi e aumentare la fecondità. Ma soprattutto non si può ritenere, come fa l’assessore Remaschi, che la caccia sia una forma di controllo dei cinghiali né, tentomeno, può rappresentarlo un’estensione del periodo di prelievo o la concessione del prelievo in aree protette.

Attualmente la legge regionale 3/1994 consente alle Province di  autorizzare il foraggiamento a fini dissuasivi – “in deroga al divieto e per comprovate esigenze” – per tenere lontano i cinghiali dalle colture agricole e limitarne i danni. Ma studi recenti hanno dimostrato che il foraggiamento dissuasivo non ha alcun effetto di prevenzione e contenimento dei danni provocati all’agricoltura dall’eccessivo numero di cinghiali. Per questo – segnala la consigliera M5S –  chiediamo l’introduzione di un divieto specifico di foraggiamento a scopo dissuasivo quale forma di contenimento della proliferazione eccessiva dei cinghiali.  

In parallelo – conclude Irene Galletti – chiediamo a Rossi di promuovere una normativa che preveda metodi non cruenti per il contenimento della proliferazione dei cinghiali, secondo le modalità indicate dall’ISPRA, e soprattutto una semplificazione delle modalità di accesso ai fondi regionali per il risarcimento dei danni prodotti dalla fauna selvatica e dall’attività venatoria”.

 

RIFIUTI ZERO VOLANO PER OCCUPAZIONE E SALUTE, ROSSI MOSTRI STRADA GIUSTA A RENZI

Firenze 4 settembre 2015. Giacomo Giannarelli, capogruppo del Movimento 5 Stelle in consiglio regionale, ha presentato oggi alla stampa la mozione M5S su rifiuti zero.

“L’Europa ci chiede di convertirci all’economia circolare e noi ne siamo convinti – ha detto Giannarelli – e con questo atto chiediamo alla Giunta Rossi di seguire l’UE in tema di rifiuti e scegliere l’opportunità occupazionale e sostenibile della strategia Rifiuti Zero.

Siamo certi che questa legislatura, votata nelle dichiarazioni di Rossi a lavoro e sviluppo toscano, sia quella giusta per compiere questo cambio di passo decisivo.

La mozione che presentiamo – ha proseguito il consigliere Cinque Stelle – impegna la giunta a rivedere il Piano del Riciclo, ascoltando i dettami europei e quindi partendo dalla prevenzione del rifiuto indifferenziato, mediante lo studio dello stesso. Per farlo è necessario istituire a livello regionale un dipartimento apposito, in collaborazione con università e imprese, come già Capannori ha sperimentato con successo nel contesto locale. Ulteriore elemento centrale che suggeriamo alla Giunta è l’indicazione esclusiva del porta a porta con tariffa puntuale quale metodo di raccolta per tutto il territorio regionale.

La filiera virtuosa innestata da questo atto – ha segnalato Giannarelli – consentirebbe di raggiungere risultati straordinari e un miglioramento della salute pubblica con un piano decennale che già in 5 anni garantirebbe

  • la riduzione del 25% del rifiuto urbano e assimilato portando a 79mila tonnellate l’anno la quota di materiale destinata all’incenerimento, un quantitativo gestibile con un solo impianto toscano rispetto ai 5 attuali e 7 previsti da Renzi con lo Sblocca italia;
  • la creazione di una filiera del riciclo e l’assunzione di personale, ci dice l’EPA statunitense, dieci volte superiore a quello impiegato nell’incenerimento;
  • una piccola, ma pur sempre interessante, riduzione della tassa sui rifiuti.

In 10 anni è infine possibile arrivare a risultati esponenziali con il 95% di raccolta differenziata e gli esempi internazionali, San Francisco su tutti, lo dimostrano. 

Se è possibile ottenere più posti di lavoro, più salute e un volano economico – ha concluso il capogruppo Cinque Stelle –perché proseguire nella strada del sostegno alle lobby dell’incenerimento? Una pratica che, come tutti sanno, si regge solo su una distorsione del dettato europeo. Rossi raccolga la sfida e mostri a Renzi la strada del futuro. Approvare la nostra mozione l’8 settembre sarà il primo passo”

Atto disponibile al seguente link http://bit.ly/1EFeOMl

 

CEMENTIFICAZIONE E ORA STOCCAGGIO DEI RIFIUTI. COSTA APUOVERSILIESE HA BISOGNO DI ALTRO DAL SUO PORTO

Firenze 3 settembre 2015. Giacomo Giannarelli, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, commenta la richiesta di “verifica di assoggettabilità alla Valutazione di Impatto Ambientale” avanzata dall’Autorità Portuale di Marina di Carrara  sul progetto di un’area di stoccaggio di rifiuti pericolosi e non pericolosi prodotti dalle navi e dai residui del carico delle navi.

“Il territorio apuo versiliese è sotto attacco – segnala Giannarelli – e la politica continua a difendere quelle lobby potenti che si accaniscono come iene dai monti al mare su questa area di crisi complessa già martoriata da decenni di malagestione. Prima il rilancio del progetto di Nuovo Porto, inutile e portatore di danni permanenti capaci di distruggere le migliaia di posti di lavoro attualmente legate al turismo apuo-versiliese e ora anche il deposito di rifiuti in banchina.

Abbiamo chiesto tutta la documentazione relativa alla realizzazione di questa area di stoccaggio di rifiuti, alcuni dei quali pericolosi, promossa dall’Autorità Portuale di Marina di Carrara e presenteremo le nostre osservazioni quanto prima. Ma mi preme segnalare – prosegue il consigliere Cinque Stelle – come questa iniziativa rappresenti l’ennesimo errore politico riguardante questo porto, che l’Istituto Studi e Ricerche della Camera di Commercio di Massa Carrara ci dice segnato in tre anni da un dimezzamento netto delle merci, avvalorando la tesi del sostanziale fallimento del progetto “commerciale” per questa infrastruttura. 

Lo sviluppo serio del porto di Carrara – indica il consigliere Cinque Stelle – è turistico, sul quale ben venga il progetto di interfaccia porto città, da affiancare all’area richiesta da General Electric per sviluppare la propria attività, ancora centrale a livello occupazionale per il territorio. La costa apuo-versiliese ha bisogno di una visione nuova, di medio lungo periodo, e di mettere da parte una classe politica incapace e pericolosa. Sarà impegno del Movimento 5 Stelle raccogliere le loro istanze – conclude Giannarelli – e portarle nella Commissione per la Ripresa Economica Toscana Costiera e nella Quarta Commissione della quale sono vicepresidente”.