“Il 5 settembre 1938 è una data che segna uno dei momenti più bui della nostra storia. In quel giorno, a San Rossore, il re Vittorio Emanuele III firmò il decreto che inaugurò l’infamia delle leggi razziali nel nostro Paese. Quelle leggi, concepite dal regime fascista, privarono migliaia di italiani dei loro diritti civili, delle loro carriere e, infine, della loro stessa vita.
Ricordare oggi quell’evento significa fare memoria di una vergogna nazionale, ma anche riaffermare con forza che la nostra democrazia si fonda sull’uguaglianza, sul rispetto e sulla dignità di ogni persona, indipendentemente dalla sua origine, fede o condizione sociale. È un dovere morale e politico impegnarci affinché nessuno debba mai più vivere l’orrore della discriminazione e della persecuzione.
In un momento in cui vediamo riaffiorare ombre di intolleranza e xenofobia, riflettere sulle conseguenze scaturite dalle leggi razziali ci aiuta a rimanere vigili e a contrastare con determinazione e coraggio ogni forma di razzismo. A San Rossore, 86 anni fa, si consumò un’ingiustizia; oggi, in quello stesso luogo, rinnoviamo tutti il nostro impegno a non dimenticare e a costruire un’Italia migliore, libera da ogni forma di odio.”
Così Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle Toscana, in un post pubblicato su Facebook.