Bocciata dalla maggioranza PD-IV la mozione per rivedere le ipotesi formulate sulla base militare diffusa annunciata a Pisa, e che prevedeva un percorso partecipativo con la popolazione e i portatori di interesse in un’ottica di salvaguardia dell’ambiente e delle comunità coinvolte, oltre che di valorizzazione del Parco di San Rossore.” A dare la notizia è Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle in Regione Toscana.
“Non esiste un progetto concreto, solo poche slide, attraverso le quali è impossibile esprimere una qualsiasi valutazione. Ma tanto basta a PD e IV per accettare l’idea di una nuova base dislocata nel pisano in maniera così disomogenea, e a respingere una mozione di buon senso che chiedeva semplicemente un percorso partecipativo: quello che è mancato con la base di Coltano e che ha portato la comunità locale a ribellarsi.”
Per Galletti “Le forze politiche che governano la Toscana sono incapaci di imparare dai propri errori. L’idea di collocare un’area residenziale destinata alle famiglie dei militari in piena area ex CISAM è di per sè un’idea irrazionale – commenta la cinquestelle – se pensiamo che si trova nel cuore del Parco di San Rossore, cioè in un’area da rinaturalizzare semmai. Mi chiedo poi cosa possano pensare le famiglie dei militari che si troveranno a dover vivere in una zona che fino a poco tempo prima era interessata da un ex reattore nucleare, con tanto di deposito di scorie.”
“Ma PD e IV hanno già deciso – taglia corto la cinquestelle – per loro il ristretto tavolo del Ministero partecipato dal Presidente Giani, il sindaco di Pisa Conti e pochi altri, è più che sufficiente per proseguire ostinatamente in una direzione che non consente alle comunità locali di esprimersi adeguatamente su un progetto così impattante.”
“Adesso che i 190 milioni per il progetto di Coltano non ci sono più – si domanda Galletti – come farà il Governo Meloni a reperire i fondi necessari per realizzare questo progetto? In un contesto in cui il “caro carburanti” sta mettendo in ginocchio famiglie e imprese e non si riescono a reperire neppure le risorse minime per mantenere in condizioni dignitose il servizio sanitario nazionale, come può un esecutivo investire denaro in nuovi insediamenti militari?” Conclude Galletti.