“Quando un’opera pubblica non giunge a completamento, due volte su tre è per la mancanza di fondi. Nell’insolito caso del canile e gattile comprensoriale dell’Elba, i soldi ci sono, ma la procedura si è arenata in un iter burocratico infinito, e dopo sei anni è decisamente giunta l’ora che la Regione Toscana prenda in mano la situazione.”
Così Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle Toscana, interviene in merito alla questione del canile comprensoriale elbano e annuncia una mozione. “Grazie ai 600mila euro messi a disposizione dalla Fondazione tedesca Bastet, nel 2015, ed ai 200mila euro stornati dagli introiti del contributo di sbarco, quest’opera sembrava essere destinata ad una rapida realizzazione, ma così non è stato. Dopo sei anni di complicazioni di natura politica e amministrativa – spiega Galletti – la struttura è ferma al palo e la Fondazione Bastet avrebbe recentemente manifestato la volontà di abbandonare il progetto, a causa dell’esasperante lentezza.”
“Tutto questo naturalmente è inaccettabile. Realizzare una struttura comprensoriale per far fronte all’emergenza del randagismo e offrire assistenza agli animali in difficoltà – ricorda la pentastellata – non è solo un gesto di buona volontà, per le amministrazioni locali è un obbligo stabilito dalla legge regionale toscana n.59 del 2009.”
“Il benessere animale e la gestione sanitaria del randagismo di cani e gatti, sono questioni che non possono rimanere irrisolte. Se le amministrazioni locali elbane non sono in grado di portare a termine l’opera deve essere la Regione a farsene carico. Per fare questo – scrive la consigliera regionale – ho presentato una mozione che impegna la Giunta ad intervenire per favorire la rapida costruzione del complesso e – conclude – a verificare se la Fondazione Bastet, dietro garanzia di un impegno più cogente, possa tornare sui propri passi.”