La Regione Toscana, in un nuovo tentativo di reperire risorse per il bilancio sanitario, sta ricorrendo ai cosiddetti canoni livellari, oneri storici risalenti al periodo del Granducato di Toscana. Secondo Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle Toscana, si tratta di una scelta “inaccettabile” che grava sui cittadini in modo imprevedibile e ingiustificato.

“È inaccettabile che le istituzioni regionali si appellino a leggi obsolete e penalizzanti, imponendo costi rilevanti e imprevisti alle famiglie. Questo danneggia non solo la capacità di pianificazione economica dei cittadini, ma anche il loro futuro,” afferma Galletti.

La Presidente del M5S sottolinea come molti cittadini ignorassero l’esistenza di questa tassa, che oggi si vedono costretti a pagare con importi significativi. “Il canone livellare è un onere legato a contratti agrari di epoca granducale, una normativa che nel 2025 non ha più ragion d’essere. Non possiamo accettare che si faccia cassa sfruttando leggi del passato, senza considerare l’impatto devastante sulle famiglie e sul mercato immobiliare locale.”

Il Movimento 5 Stelle Toscana presenterà un’interrogazione regionale per chiedere chiarimenti alla Giunta, esaminando possibili soluzioni alternative che possano tutelare i cittadini. “La legge non deve essere usata come strumento per risolvere i problemi finanziari della sanità a spese delle persone. Servono trasparenza e giustizia fiscale per garantire la protezione dei diritti dei cittadini, specialmente in un periodo di incertezza economica,” conclude Galletti.