La Capogruppo del Movimento 5 Stelle in Regione Toscana, Irene Galletti, torna sulla questione del dissalatore di Mola e sulla pista temporanea costruita sulla spiaggia e per due volte distrutta dalle mareggiate e dal vento di scirocco, e annuncia un’interrogazione regionale.
“La passerella costruita sulla spiaggia di Capoliveri – fa notare Galletti – è stata distrutta due volte, nonostante il Comune avesse sconsigliato la sua costruzione in una zona a rischio mareggiate. E se non è una mareggiata a trascinare in mare la pista provocando oltre al rischio anche un danno ambientale, è il vento di scirocco a renderla inagibile seppellendola di alghe e sabbia.”
“Chi sposta il problema sui ritardi provocati dai ricorsi, che spostano i lavori in un periodo di intenso maltempo – osserva Galletti -, dovrebbe mettere ordine alla proprie idee. Se è vero, e lo è, che la possibilità di ricorrere al Tar è un diritto legittimo per i cittadini e per gli enti locali, è altrettanto vero che una Valutazione di Impatto Ambientale (Via) per la costruzione del dissalatore sarebbe stata pertinente, anche per prevedere situazioni simili a quella che hanno portato alla distruzione della pista temporanea sulla spiaggia.”
“Naturalmente – chiarisce la cinquestelle – non intendo entrare in alcun modo sulla questione tecnica, non è mia competenza e non intendo farlo. Quello che però mi compete è il potere politico-ispettivo della mia funzione di consigliera regionale, che userò per chiarire ai cittadini le ragioni di certe scelte che spingono verso un’opera, il dissalatore di Mola, che ancora una volta dimostra di avere più ombre che luci.”
Per Galletti “Le opere vengono osteggiate dai territori quando manca l’opportuno coinvolgimento dei cittadini e non se ne capiscono le reali motivazioni. Stiamo parlando di un’opera tecnologicamente già superata, fortemente energivora, per la quale non è stato ritenuto di non procedere attraverso una Valutazione di Impatto Ambientale, in una delle poche pianure agricole dell’isola, in un’area di grande pregio paesaggistico e turistico. La pista sulla spiaggia, distrutta per ben due volte, è solo una goccia nel mare delle incongruenze.”
“Rimaniamo ovviamente contrari alla costruzione del dissalatore di Mola – spiega la Capogruppo M5S – un’opera che poteva essere sostituita con interventi più semplici, compatibili col paesaggio e con la realtà locale (come testimoniato le soluzioni proposte dagli esperti interpellati dai comitati e dalle associazioni ambientaliste). L’Elba è ricca di acqua di qualità, soluzioni più moderne, sostenibili ed ecologiche sono possibili. Si possono, ad esempio, operare interventi per trattenerla, ripristinare le condotte ormai arrivate a fine vita, cosa che andrà comunque fatta a prescindere dalla costruzione del dissalatore.”
“Nell’interrogazione regionale – conclude Galletti – ribadiremo la nostra posizione di contrarietà al dissalatore e chiederemo alla Giunta toscana, alla luce dei fatti, se non sia arrivato il momento di rimettere in discussione l’opera e le modalità con cui si intende portarla avanti.”