La crisi economica toscana che stiamo vivendo è una crisi di sistema e di modello di sviluppo.
Il risultato di scelte politiche sbagliate che hanno ceduto la sovranità popolare ad interessi di pochi ed hanno svenduto, inquinato e depredato le risorse naturali, nell’illusione di vivere in un mondo infinito.
I tagli pesanti decisi dai Governi Italiani – sempre a maggioranza PD – hanno tolto il principale motore del “modello Toscana”: il denaro pubblico.
E da quando mancano le risorse la pochezza della visione d’insieme di chi ci ha amministrato finora si è rivelata in tutto il suo dramma.
Le poche risorse esistenti vengono spesso spese male, in grandi opere delle quali non sentiamo la necessità e a beneficio dei soliti noti alle Procure.
La nostra visione è in linea con gli obiettivi Europa 2020, proponendo una “crescita sostenibile, intelligente e inclusiva“.
Sostenibile sul piano ambientale e sociale, intelligente sul piano dell’innovazione e dell’uso di risorse, inclusiva nella capacità di generare livelli di occupazione accettabili.
Per raggiungere questo obiettivo dobbiamo compiere pochi ma radicali passi:
RETI DI IMPRESE E POLI TECNOLOGICI
Vogliamo sostenere la creazione di reti di imprese (e pratiche di collaborazione tra queste) con tavoli di incontro, fondi dedicati e formazione.
Vogliamo favorire nascita e radicamento di Poli Tecnologici con attenzione per Spin off universitari e start up ad alto livello di innovazione.
Vogliamo istituire un’efficiente sistema di supporto e tutoraggio delle PMI per l’accesso ai fondi europei, regionali e fondi di garanzia, anche nella fase di rendicontazione.
TURISMO: OBIETTIVO “TOSCANA AL PRIMO POSTO”
Attualmente la Toscana è lontana dal podio in ogni classifica sul turismo e addirittura sesta per flussi turistici stranieri su permanenze superiori alle 4 notti.
Noi vogliamo portare la Toscana al vertice di tutte le classifiche italiane sul turismo.
Per farlo vogliamo puntare sulla qualità dell’accoglienza investendo in valorizzazione del territorio e dei nostri beni culturali, informazione, formazione e promozione.
Abbiamo un territorio stupendo e una proposta culturale – di beni e tradizioni – invidiata nel mondo. Dobbiamo solo porre questi al centro dei nostri sforzi di valorizzazione.
La formazione dovrà concentrarsi su lingue straniere, web marketing e marketing territoriale.
L’informazione dovrà essere capillare e precisa su trasporti, prodotti tipici e tradizioni culturali locali.
La promozione dovrà partire da una ricerca universitaria sulla domanda turistica interna e straniera, ponderando le azioni successive in conseguenza degli esiti.
Inoltre il nostro piano della mobilità avrà una voce dedicata alla gestione ottimale del trasporto a fini turistici.
Vogliamo una gestione pubblica dei Beni Culturali, artistici ed architettonici, con una maggiore fruizione per tutti, promuovendo la conoscenza tra i cittadini del territorio ( non solo paesaggio ed enogastronomia) attraverso conferenze e spazi di incontro e confronto. Riteniamo doverose le apertura gratuite serali e straordinarie dei musei in base alle esigenze stagionali dei territori attingendo da collaborazioni con le scuole del settore (vedi relazione scuola lavoro).
Tra le misure specifiche vogliamo
- Piano per la qualità dell’accoglienza
- Piano di marketing strategico per la Toscana 2015-2020
- L’istituzionalizzazione delle Città Termali come sistema integrato dell’offerta turistica particolareggiata
- Piano regionale degli alberghi
ENERGIA DA FONTI RINNOVABILI
La domanda interna di energia elettrica e termica, opportunamente razionalizzata, deve essere coperta da una produzione interna e questa deve avere origine da fonti rinnovabili.
Per questo vogliamo autorizzare nuovi impianti di produzione energetica solo se da fonti rinnovabili e sostenere famiglie e aziende nell’autonomia energetica, contribuendo all’installazione di impianti di produzione di energia elettrica e/o termica. Crediamo nella produzione distribuita e decentrata dell’energia, da mettere in rete.
La domanda dell’installazione di impianti può crescere se consentiamo l’installazione di qualsiasi impianto domestico su copertura senza iter autorizzativo, anche in zone a vincolo, e se la sostiamo con incentivi diretti.
Per quanto riguarda le aziende è necessario rendere più snelli e veloci i bandi di accesso a finanziamenti per installazione di impianti da fonti rinnovabili. Le lungaggini e la complessità delle procedure rendono infatti questi utili strumenti tutt’ora esistenti, poco appetibili.
Progressiva dismissione e arresto di nuove centrali biogas, biomasse e di incenerimento anche con produzione di energia.
ECONOMIE LOCALI
Sostegno alle produzioni locali tramite
- Sostegno all’export internazionale dei prodotti locali (made in Toscana);
- Lotta alla contraffazione dei prodotti manifatturieri ed agro-alimentari per tutelare i prodotti della nostra terra;
- Promozione e sostegno della filiera corta (manifatturiero, agro-alimentare) e dei mercati rionali;
- Adozione di monete complementari quali strumenti di sostegno alle economie locali.
RIFIUTI ZERO GENERA OCCUPAZIONE
In Toscana manca l’impiantistica per recuperare i materiali attraverso la lavorazione a freddo (es. pneumatici usati) e il sostegno alla filiera di recupero, lavorazione e commercializzazione della materia prima secondaria. Tra gli impianti appoggiamo l’approccio del trattamento meccanico biologico e le impiantistiche water jet. Riteniamo possibile sviluppare un indotto su questo ambito, successivo alla raccolta, gestione e trattamento dei rifiuti solidi urbani, aumentando così l’occupazione. Per la gestione dei rifiuti non urbani la Regione può e deve creare le migliori condizioni per gli investimenti privati legati alla lavorazione del prodotto recuperato, con gli esempi più virtuosi che l’innovazione tecnologica oggi offre.
VERO FONDO DI GARANZIA
Monitorare gli strumenti di garanzia esistenti e renderli veramente efficaci per tutti, sebbene gli indicatori ci segnalino un leggero aumento delle aziende supportate è da verificare la qualità di tale accesso al credito e delle sue condizioni. Con il taglio degli stipendi dei nostri portavoce creeremo un vero fondi di sostegno per le PMI.
“SPAZIO COMUNE” UNIVERSITÀ – IMPRESE – INVESTITORI
Promuoviamo l’idea che la Regione Toscana costituisca degli “spazi comuni” di confronto-incontro tra Università, mondo delle imprese e investitori, al fine di favorire la competitività del tessuto produttivo toscano tramite il potenziamento di ricerca, trasferimento tecnologico e creazione di start-up innovative.
Tutto ciò anche attraverso l’orientamento delle erogazioni provenienti dal Fondo per la Ricerca e Innovazione toscano tramite un Comitato di esperti in grado di indirizzare tecnicamente la scelta politica verso i settori più innovativi e redditizi nel medio lungo periodo.
DEMANIO
In merito alle Concessioni demaniali balneari ad uso turistico ricettivo vogliamo
- Divieto di subaffitto della concessione. La concessione deve tornare ad essere un occasione di lavoro e non certamente una rendita di posizione. Attualmente molti concessionari pagano pochissimo allo Stato e ricevono tantissimo dall’affittuario;
- Intervenire, dove possibile, perché una parte delle concessioni vengano ripubblicizzate e gestite direttamente dai Comuni. Ci sono prove certe che se gestite con intelligenza e lungimiranza la concessione balneare è un ottima occasione di lavoro per molti cittadini e una ottima voce di entrata per le casse comunali;
- Legiferare in merito agli accessi al mare. Oggi, lo sappiamo con certezza non esiste una normativa regionale in tal senso e tutto è demandato ai vari comuni. Occorre quantomeno trovare una linea comune per tutta la costa che ribadisca con forza che i cittadini hanno il pieno diritto a poter accedere alla spiaggia e che i comuni devono attivarsi in tal senso;
- Riportare ad un periodo più prossimo alle originarie 48 ore i tempi di “facile rimozione” – portati un anno fa dalla Regione Toscana a 90 giorni! – concetto imporantissimo ai fini del Codice della navigazione in quanto è il parametro che permette alle Capitanerie di Porto di incamerare o meno un immobile costruito sul demanio. In questo modo solo gli immobili ecocompatibili potranno osservarsi in prossimità della spiaggia, perché di più facile rimozione.
- Prevedere che durante l’inverno venga rimosso ogni manufatto edificato sull’arenile oltre la linea delle cabine – chiringuiti, tettoie, piattaforme per sedute di servizio al bar o ristorante etc etc – per essere rimontato ad inizio stagione. La spiaggia in inverno deve tornare ad essere fruibile da tutti, qualora l’impresa chiuda in questa stagione;
- Verificare che i criteri di costruzione sulla spiaggia siano afferenti ai principi di ecocompatibilià, quindi no a cemento armato, no a piscine, no ad ogni tipo di edificazione che non sia ambientalmente ecocompatibile e sostenibile;
- Vigilare sul rispetto della legalità contro l’abusivismo.
PORTI
Dobbiamo raggiungere un equilibrio tra vocazione turistica e commerciale nella rete dei porti toscani. Siamo contrari all’ampliamento dei porti, al servizio di un import aggressivo per le nostre economie locali e di grande impatto a livello ambientale e socio-sanitario. Siamo invece favorevoli ad un potenziamento dei porti turistici all’interno degli esistenti e alla riqualificazione dei porti commerciali che richiedono adeguamenti strutturali senza stravolgerne la natura. Ad esempio riteniamo improprio che il Porto di Piombino sia destinato allo smaltimento delle navi da guerra mentre il livello del fondale consentirebbe il potenziamento turistico e commerciale.