Sono sempre di più i cittadini con patologie croniche e invalidanti che per tutta la vita devono assumere un determinato farmaco. Oggi questi cittadini sono costretti a fare avanti e indietro dal medico curante ogni volta che finiscono la scorta del medicinale, per ottenere quell’agognata ‘ricetta’ quasi sempre uguale alla precedente con la sola variazione della data di rilascio.
Per far evitare questa perdita di tempo ai cittadini e agli stessi medici basterebbe una piccola innovazione procedurale: dare la possibilità al medico di famiglia di attivare una prescrizione automatica nel fascicolo sanitario elettronico del paziente. Questo ha finito il farmaco e deve comprare la nuova scatola? Va in farmacia, fornisce la tessera sanitaria e da lì il farmacista vede che può fornire la nuova confezione del medicinale, senza problemi.
Un’idea banale, che renderebbe la vita di questi malati cronici più semplice, per la quale abbiamo chiesto a Saccardi se il sistema regionale è pronto.
Naturalmente il medico di famiglia potrebbe revocare l’automatismo della prescrizione, a fronte di modifiche del quadro clinico comunicate dal paziente, ma nella maggior parte dei casi questo riteniamo possa non avvenire.
Pensiamo a quante persone prendono l’eutirox in Toscana, da anni nel medesimo o simile dosaggio, costrette a fare il solco dal medico di famiglia semplicemente per una ‘burocrazia’ evitabile.
Ce la farà la Regione a rendere la vita più semplice a questi cittadini?