Ho protocollato questa mattina la lettera anticipata in questo post.
Di seguito il testo indirizzato a Presidente del Consiglio Regionale, Presidente della Terza Commissione, Presidenti dei gruppi consiliari, Presidente Giunta Regionale, Assessore politiche abitative Regione Toscana, Associazione Inquilini, CGIL, CISL, UIL, Presidente di CISPEL e Presidente di ANCI Toscana.
“Egregi,
dopo un approfondito studio e confronto con i principali stakeholders sulla Proposta di legge 221 “Disposizioni in materia di edilizia residenziale pubblica (ERP)” ho deciso di scrivervi per proporvi un metodo di lavoro condiviso, cioè l’istituzione di Commissione speciale rappresentativa di tutte le forze politiche ed aperta ai rappresentati dei Comuni, delle società di gestione ed alle principali rappresentanze degli inquilini.
Già dalla prima informativa che tenne l’Assessore competente in Aula consiliare i principali attori del settore non risparmiarono dure e puntuali critiche alle novità che l’amministrazione regionale intenderebbe apportare all’attuale normativa. Le amministrazioni comunali, l’associazione rappresentativa delle società di gestione, le associazioni sindacali e le associazioni inquilini hanno più volte manifestato una contrarietà all’impianto della riforma.
Nonostante le critiche, la Giunta regionale ha presentato al Consiglio un testo di legge che persevera nella strada tracciata dall’informativa.
Preme ricordare le principali criticità:
- mancanza di risorse certe;
- non scientificità della riforma sulla governance, in particolare per quanto concerne il numero e le dimensioni delle LODE;
- la non previsione di correttivi circa la mobilità, il sottoutilizzo, l’aumento dei canoni, le decadenze, la definizione dell’importo ISEE, la definizione dei punteggi;
- il non ripensare le modalità di rinnovo, valorizzazione e dismissione del patrimonio ERP più vetusto ecc.
Inoltre, con questa mia lettera, vorrei porre alla Vs attenzione il grave e pericoloso scontro sociale che si sta verificando nelle nostre periferie, anche in relazione al disagio abitativo. Una sorta di “guerra tra poveri e più poveri”, tra italiani e non italiani, tra stranieri comunitari e stranieri non comunitari. Il rischio che stiamo correndo è che il conflitto sociale sia ancor più alimentato se non riusciremo a dare una risposta chiara, certa, vera e sincera alle numerose famiglie che chiedono il soddisfacimento di un bisogno primario, come quello dell’abitare in un alloggio dignitoso. Non possiamo permetterci di sbagliare, e per non sbagliare credo doveroso sedersi tutti insieme intorno ad un tavolo istituzionale per iniziare insieme una nuova riscrittura della legge regionale sull’edilizia residenziale pubblica, partendo dalla originaria LR 96/96.
Mi preme infine comunicarVi, anche alla luce della relazione del rappresentante dell’Università di Siena in sede di audizione, la disponibilità del Gruppo consiliare M5S a destinare parte delle proprie risorse assegnate per effettuare uno studio scientifico, integrativo a quello realizzato su iniziativa della Giunta dall’Università sopra richiamata, su come razionalizzare la governance, cioè per capire sulla base del numero di alloggi, del numero delle famiglie che fanno richiesta di alloggio, sulle condizioni economiche delle diverse società di gestione del patrimonio ERP, sulla base dei flussi economici e dei dati sull’occupazione e disoccupazione ecc. come la nostra regione potrebbe essere suddivisa per garantire un efficiente, efficace ed economico servizio di assistenza al diritto dell’abitare.
In attesa di un vostro riscontro, certo della vostra disponibilità istituzionale, colgo l’occasione per porgervi i miei più cordiali saluti”