Il contributo della Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle Toscana, Irene Galletti, in occasione del dibattito che si è tenuto in Consiglio sulla Comunicazione n. 21 della Giunta regionale in merito ai controlli sulla sicurezza sul lavoro in Toscana.
Nel suo intervento, la Presidente Galletti ha ricordato all’Assemblea che fino al 2017 la Regione Toscana aveva un settore specifico dedicato alla Prevenzione e alla Sicurezza sui luoghi di Lavoro. Successivamente, l’Amministrazione regionale guidata dal Partito Democratico decise di eliminarlo, facendo confluire le competenze sotto lo stesso settore della Veterinaria, dell’Igiene pubblica e dei Vaccini, denominato genericamente ‘Prevenzione collettiva’.
“Nella scorsa legislatura ci siamo opposti fermamente a quella delibera che, in modo così improvviso, ha accorpato questi due settori fondamentali ma molto diversi tra loro. All’epoca ci fu detto che tale riorganizzazione era necessaria per liberare risorse che avrebbero permesso di aumentare le attività di prevenzione e, soprattutto, di monitoraggio della sicurezza sul luogo di lavoro. Tuttavia, oggi ci viene comunicato che ciò non è stato possibile e non lo sarà, a meno di interventi da parte del Governo che prevedano maggiori finanziamenti e personale dedicato.”
Per Galletti anche il monitoraggio in opera delle aziende deve essere migliorato: “Le verifiche documentali sui cantieri e il numero di controlli, come evidenziato anche dalle principali sigle sindacali, rappresentano solo una piccolissima percentuale rispetto alla totalità dei cantieri aperti. Dai dati a nostra disposizione, sappiamo che, in media, un’azienda riceve un controllo ogni 15 anni. Tuttavia, considerando che la vita media di un’azienda operante nei settori maggiormente interessati agli incidenti sul lavoro è di circa 5 anni, diventa evidente che i controlli attuali non siano adeguati in termini numerici. Questo dipende ovviamente dal numero insufficiente di personale o dalla mancanza di mezzi appropriati.”
Secondo il Movimento 5 Stelle, sono necessari maggiori controlli e maggiore prevenzione anche nei settori che, come l’edilizia, nel tempo hanno dimostrato un alto rischio per la sicurezza dei lavoratori. Ciò include i porti e le cave, ma anche il settore dell’agricoltura deve essere maggiormente soggetto a investigazioni da parte degli ispettori e delle attività di monitoraggio regionali.
“In Toscana – precisa Galletti – il settore agricolo è caratterizzato da un alto rischio di infortuni o disagi, a causa delle particolari attività svolte nei campi. Spesso i lavoratori non hanno contratti regolari e possono finire sotto il controllo della criminalità organizzata, senza alcuna rete di protezione. In queste circostanze, molti incidenti non vengono segnalati, sfuggendo al monitoraggio regionale e sindacale, mettendo così a grave rischio la vita dei lavoratori coinvolti, sia per gli infortuni stessi che per i tentativi criminali di nascondere la situazione illegale. Le campagne regionali contro il Caporalato, sebbene importanti, non sono sufficienti in questi specifici casi: la Giunta deve intensificare i suoi sforzi in questo settore, poiché si mescolano criticità di sicurezza a situazioni di sommerso e criminalità, che una Regione come la nostra non può tollerare.”
Infine la Presidente M5S pone l’attenzione sulla necessità di aggiornare i sistemi informatici regionale per migliorare la capacità di interpretare i dati e intercettare situazioni potenzialmente a maggior rischio: “Un altro problema da superare è collegato alle modalità con cui vengono organizzate le banche dati che, come spesso è stato denunciato anche dagli ispettorati del lavoro, non sono interconnesse tra loro e quindi non consentono di incrociare le informazioni in possesso. Con una situazione diversa, già dagli uffici, si potrebbero identificare situazioni potenzialmente più pericolose e attivare controlli mirati razionalizzando le risorse e migliorando l’efficienza dell’azione regionale.”
Così Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle Toscana.