E’ stata rinviata a data da destinarsi la discussione della proposta di legge sulla riperimetrazione del Parco della Alpi Apuane.
La riperimetrazione del Parco delle Alpi Apuane deve uscire da un tavolo di coordinamento tra istituzioni, a guida regionale, dove a prevalere siano legalità e aspetti ambientali, idrogeologici, paesaggistici e storico culturali, ovvero quanto distingue un parco. Bene quindi che la maggioranza abbia ascoltato i nostri richiami e si sia fermata per correggere l’ennesimo errore di governo con l’incredibile empasse delle tre mappe. Ci aspettiamo che nel prossimo Consiglio votino coerentemente la nostra proposta.
Le leggi regionali e i ricorsi pendenti al TAR devono essere la guida di questa elaborazione, da sottoporre a percorso partecipato.
Quanto sarà deciso segnerà infatti la strada per il piano integrato del parco, cui si legherà la fortuna di qualcuno o di tutti quei cittadini apuani che potrebbero trovare in un Parco a guida rinnovata una nuova chiave di sviluppo sostenibile. Anche per questo abbiamo chiesto nel nostro atto che la nomina del Presidente del Parco passi da un confronto istituzionale con i Comuni della comunità interessata, incluse le nuove amministrazioni.
Serve un esperto di aree protette, biodiversità e gestione amministrativa, non un uomo di partito. E per la prima volta ci sarà qualcuno a chiederlo nella sede opportuna.