“Nella nostra regione è evidente l’uso strumentale della pandemia da parte del PD, Italia Viva e del centrodestra. In relazione all’emergenza vi è un sostanziale azzeramento delle prerogative politiche del Consiglio regionale, anche rispetto all’emergenza stessa. Dopo oltre un mese di blocco dell’attività consiliare, abbiamo assistito a tre Consigli in videoconferenza sostanzialmente legati alle comunicazioni degli assessori. Gli altri atti vengono rinviati in commissione, nel tentativo di farne uno unitario ma senza il centrodestra, che non ne vuole sapere per ragioni identitarie”.
“Nel frattempo la Giunta non sta rispondendo alle tante interrogazioni prodotte sia sui vari problemi legati alla pandemia sia su altre tematiche. Durante il Consiglio di ieri, finalmente, oltre alla comunicazione della Giunta, sempre sul coronavirus, potevamo votare alcuni atti. Ebbene, tutti gli atti sono stati bocciati a priori, eccetto approvare un paio di ordini del giorno, in seguito alle rimostranze fatte da parte del MoVimento 5 Stelle. È incredibile il pregiudizio del PD in questa regione, che ha avuto il coraggio di bocciare gli atti sulla sanità che ho presentato. La maggioranza ha così bocciato un piano d’intervento per l’emergenza psicologica e psichiatrica intra e post-epidemica; la possibilità di sterilizzazione in autoclave delle mascherine ffp2/3, con conseguente possibilità di riuso; la predisposizione di un piano pandemico regionale; la fornitura alle residenze sanitarie di tablet utili alle videochiamate per gli utenti fragili e gli anziani; una legge che sancisca finalmente in modo istituzionalmente normato i progetti per la vita indipendente e autodeterminata per le persone con disabilità.”
“Queste mie proposte sono state respinte a priori, senza dibattito, senza spiegazioni. Mi è stato detto che, essendo utili e pertinenti, avrei dovuto farli passare dalla commissione sanità. Questa commisiione però è ferma su un singolo atto dal 2 aprile e non è riuscita nemmeno ad esprimere un parere sui 50 milioni di euro per la costruzione dell’ospedale di Livorno. E’ evidente che per Rossi & co. la democrazia è un optional.”