La Villa di Mondeggi ha un tesoro di arredi di pregio e suppellettili di alto valore storico-artistico alcuni dei quali vincolati dalla Soprintendenza. Facendo leva sui 282 ettari di alto valore agricolo, su tutti oliveti e vigne, la Provincia di Firenze, oggi Città Metropolitana, la trasformò in azienda agricola e, col consueto piglio del buongoverno PD, riuscì nell’impresa al contrario di produrre un indebitamento monstre cui è seguita la messa in liquidazione della società.
Quest’estate si sono tenute tre aste pubbliche di vendita dei beni non vincolati e non pertinenziali.
Ma ancora non si sa niente della fine che faranno arredi e suppellettili di pregio, vincolati dalla Soprintendenza.
La Regione deve difendere questo patrimonio pubblico, prima di tutto sincerandosi di quali beni siano stati vincolati e secondo quali criteri, pubblicando infine l’elenco a beneficio dei tanti cittadini interessati alle sorti di Mondeggi e lasciati finora senza notizie. Non vorremmo mai infatti che nell’ansia del far cassa, in regime di liquidazione, la proprietà pubblica finisca il disastro, dismettendo quanto va protetto a beneficio dei cittadini.