Il Movimento 5 Stelle commenta in modo unitario, a tutti i livelli istituzionali, il percorso della c.d. “Darsena Europa”.
“Due indizi fanno una prova: siamo al terzo slittamento per le manifestazioni di interesse dei privati sull’opera e il 15 dicembre vedremo se esistono gruppi disposti a investire i 326,7 milioni richiesti. Nel frattempo la Corte dei Conti Europea fa propria la critica centrale del Movimento 5 Stelle, il Governo è incapace di una strategia nazionale sostenibile e sta lasciando Genova, La Spezia, Livorno e Savona ad una rincorsa infrastrutturale che tutte non possono, conti alla mano, sostenere. Nel frattempo questi porti lavorano meno di quanto potrebbero nell’uso dei terminal, Livorno è ferma al 65%, e dimenticano di investire sull’accoglienza dei crocieristi”.
“E’ inevitabile che i Comuni dove questi porti sono ubicati e le Regioni dietro di loro tentino di non perdere un treno che viene presentato come indispensabile. Ma a questo serve un governo nazionale: elaborare un piano d’insieme sostenibile e condiviso. Noi lavoreremo a questo e presenteremo presto la nostra proposta”.
“Abbiamo sempre detto che lo studio OSC su Darsena Europa non era una base attendibile per giustificare un investimento così rilevante, pubblico e privato, e che il territorio ha bisogno più di piccole soluzioni di sviluppo messe in rete che di un grande miraggio, magari realizzato tra 15 anni da una multinazionale cinese per difendere i loro interessi economici. Ammesso che ci sarà un investitore, il fallimento del colosso dei trasporti Hanjin ha dimostrato con chiarezza che alla crisi mondiale in atto serve rispondere con un modello di trasporti, produzione e consumo diverso dall’attuale”.
Enrico Cantone Consigliere Portavoce alla Regione Toscana, Giacomo Giannarelli, Irene Galletti, Gabriele Bianchi, Andrea Quartini