Depuratore del Lavello di Massa, il Movimento 5 stelle in Regione Toscana aveva chiesto ed ottenuto un confronto tra associazioni, operatori turistici e istituzioni: “L’appuntamento – spiega il consigliere Giacomo Giannarelli – era per il 28 giugno alle 15 a Firenze, ma nonostante la disponibilità iniziale degli assessori regionali Ciuoffo e Fratoni, la data è saltata per non meglio specificati giochi politici. Mi sono informato – prosegue – prima con le realtà coinvolte sul territorio, tra cui l’associazione Ageparc, poi con gli assessori Federica Fratoni e Stafano Ciuoffo. È indispensabile arrivare a soluzioni concrete: la pessima situazione ambientale rischia di avere anche seri risvolti negativi sull’occupazione in tutta la provincia di Massa-Carrara per questo avevo ritenuto opportuno concordare un tavolo di lavoro”.
Alla riunione operativa dovevano essere invitati anche i sindaci delle due città principali della costa, rappresentanti di Gaia, il gestore del servizio idrico della zona, e Arpat, l’agenzia regionale per la protezione ambientale della Toscana. “La questione del Lavello – insiste Giannarelli – non è appannaggio di una parte politica. Stiamo parlando di un problema di tutti i cittadini e che quindi deve vederci uniti. Sono una ventina – evidenzia – gli stabilimenti balneari che hanno a che fare ogni giorno con i problemi legati alla mai risolta questione del Lavello. A questi vanno aggiunti circa 33 campeggi per un totale di 700 occupati. Molti imprenditori hanno giustamente richiesto il rimborso della quota pagata in tariffa per la depurazione delle acque. Dovremo valutare anche questo. Il tutto tenendo ben presente – conclude – che i problemi sulle acque reflue mettono a rischio, oltre all’ambiente, la stagione balneare e con essa centinaia di posti di lavoro”.