“Un’interrogazione per chiarire se la Regione Toscana abbia esercitato correttamente il suo ruolo di vigilanza e controllo sull’amministrazione della Fondazione Orizzonti d’Arte di Chiusi, come disposto dall’articolo 25 del Codice Civile.” Lo annuncia la Capogruppo M5S in Consiglio regionale Irene Galletti.
“Come emerso dal Consiglio Comunale monotematico del mese di marzo 2021 – spiega Galletti – la Fondazione non sembrerebbe nelle condizioni di far fronte ai propri compiti istituzionali una volta assolta la funzione di manutenzione ordinaria del Teatro Mascagni ed estinzione rateale dei debiti pregressi. Nonostante una situazione patrimoniale traballante – scrive la Capogruppo M5S -, nel 2018 la Fondazione aveva ottenuto una concessione di usufrutto trentennale del Teatro. Operazione sorprendente, che in qualche modo avrebbe dovuto allertare chi svolge il compito di vigilanza e controllo amministrativo, ovvero la Regione.”
E conclude: “Interrogheremo la Giunta al fine di conoscere gli interventi e le valutazioni effettuate dagli organi regionali, nel corso del tempo ed in prospettiva, in merito all’attività ed alla situazione economico finanziaria della Fondazione Orizzonti d’Arte di Chiusi.” Così Irene Galletti, Capogruppo M5S in Consiglio regionale.
Sulla vicenda intervengono anche Bonella Martinozzi e Bruna Cippitelli, Consigliere comunale di Chiusi che hanno segnalato la vicenda all’attenzione degli organi regionali del Movimento 5 Stelle:
“Nel corso del tempo – scrivono Martinozzi e Cippitelli – sono stati erogati numerosi contributi pubblici con l’intento di dare alla cittadinanza e al territorio un’offerta culturale corrispondente ai desideri delle associazioni e delle singole persone. Ad oggi – attaccano la pentastellate – i cittadini sono stati privati del libero utilizzo del Teatro Mascagni, stante la massa debitoria. Il Teatro che è stato dato in usufrutto alla Fondazione correlato da una perizia quanto meno fantasiosa.”
“La Regione quale ente addetto ai controlli dovrà fornire spiegazioni sulle valutazioni fatte nel corso del tempo, considerato che la situazione di crisi si è presentata già negli anni immediatamente successivi alla Costituzione della Fondazione stessa.” Concludono le consigliere comunali.