Torna giustamente alla ribalta delle cronache la questione della nuova funivia della Doganaccia, per la precisione l’impianto di arroccamento che in realtà, da progetto, terminerebbe 700 metri prima del lago Scaffaiolo, senza quindi collegare alcunché.

Come M5s riteniamo prioritario che la politica si occupi delle aree marginali e dalla montagna in particolare e quindi della questione del lavoro e dei servizi per chi abita nei territori appenninici.

Per questo motivo non capiamo l’accanimento ideologico nei confronti di un impianto pensato una trentina d’anni fa: Giani e i politici favorevoli all’opera usano come motivazione quella per cui i soldi ormai sono stati stanziati nel 2016 dal governo Renzi e dunque bisogna partire con i lavori.
Noi invece crediamo che 15,7 milioni di soldi pubblici dovrebbero avere obiettivi concreti e misurabili di sviluppo duraturo per chi lavora in montagna in ambito di mobilità, scuola, zootecnia e filiera forestale e agricola; anzi considerando che da anni sia la Toscana che l’Emilia Romagna erogano centinaia di migliaia di euro alle imprese del settore sciistico come indennizzo a causa della scarsità di neve, dovrebbe essere evidente che in epoca di cambiamento climatico in atto un impianto come quello in oggetto sarebbe un suicidio economico. Ricordiamo che a causa delle alte temperature invernali è saltato anche la manifestazione sportiva del Pinocchio sugli sci all’Abetone.
In definitiva condividiamo l’appello di alcune associazioni come Legambiente e rivolto a tutti i portatori di interesse: dialogare oltre le divisioni e sedersi a un tavolo per lavorare allo sviluppo vero della montagna. Noi ad esempio lanciamo il tema dei rifugi antiaerei della Smi: inaugurare un grande museo della Memoria e della guerra, abbinato ai camminamenti e alle esperienze già attive come quella di Pianosinatico, progettato da professionisti con criteri scientifici, unico in Italia, che a cascata ridistribuirebbe benefici su tutto l’indotto. Ministero, Regione, comuni, associazioni di categoria ed enti montani hanno il dovere di elaborare un progetto culturale e turistico che porti tutti i giorni dell’anno dieci pullman di turisti a Campo Tizzoro. Questi sono obiettivi da perseguire con impegno e all’unisono.

 

Movimento 5 Stelle Pistoia