Il M5S esprime profondo cordoglio e grande preoccupazione per il dramma dei lavoratori morti a causa delle temperature torride che stanno affliggendo l’Italia in queste settimane. Irene Galletti, presidente del gruppo regionale e membro della Commissione Lavoro, lancia l’allarme anche per la Regione Toscana, e segnala l’esempio di altre regioni in cui si sta affrontando la questione con ordinanze ad hoc.
“Uno studio pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica Nature ha messo nero su bianco un dato allarmante: il caldo estremo registrato nell’estate 2022 avrebbe causato oltre 60mila decessi in Europa, quasi un terzo dei quali solo in Italia. Siamo estremamente preoccupati per i lavoratori che in queste giornate torride si trovano a lavorare nei campi o sulle strade in condizioni estreme: tre giorni fa nella nostra regione un operaio di 61 anni è morto di ipertermia, accusando un malore mentre stava pulendo un magazzino alla periferia di Firenze assieme ad un collega, e questo non è accettabile in una Repubblica fondata sul lavoro” dichiarano Quartini, medico deputato e membro della Commissione di inchiesta sulla sicurezza nel lavoro, e Galletti.
“Venerdì 14 luglio, il giorno del decesso del lavoratore, nel capoluogo toscano si sono registrate punte di quaranta gradi e la temperatura percepita era persino superiore: lavorare in queste condizioni è inaccettabile, lesivo dei diritti e della sicurezza dei lavoratori. È necessario pertanto intervenire subito, sulla scia di quanto fatto in Puglia, Calabria e Basilicata, cioè con una ordinanza ad hoc che fermi le attività lavorative a rischio nelle ore più calde, dalle 12,30 alle 16 fino al 31 agosto, come queste regioni hanno già fatto, e non solo in Toscana ma su tutto il territorio nazionale”.
Secondo gli esponenti del Movimento 5 Stelle, “è necessaria una maggiore attenzione nei confronti dei lavoratori che svolgono la loro attività all’esterno, come quelli impiegati nel comparto agricolo, che, rispetto ad altre categorie, sono particolarmente esposti ai rischi legati al caldo eccessivo durante le giornate estive. Deve essere pertanto vietato il lavoro in condizioni di esposizione prolungata al sole, dalle 12:30 alle 16:00, con efficacia immediata fino al 31 agosto 2023, nell’intero territorio regionale. Questa limitazione dovrebbe essere applicata nei giorni in cui la mappa del rischio, consultabile sul sito apposito e relativa ai ‘lavoratori esposti al sole’ con ‘attività fisica intensa’, segnali un livello di rischio classificato come ‘Alto’.”
In tal senso Galletti e Quartini chiariscono che “Esistono già una serie di normative e raccomandazioni da parte di INPS, INAIL e Ispettorato del lavoro, volte rispettivamente a tutelare la salute dei lavoratori e a concedere di usufruire in cassa integrazione in caso di temperature eccezionalmente elevate. Ma anche la Regione deve fare la sua parte.”
“Come M5S chiediamo al Presidente Eugenio Giani di emettere con urgenza un provvedimento che vieti il lavoro sui luoghi più a rischio nelle ore più calde della giornata, per tutelare la sicurezza dei lavoratori e delle lavoratrici. Non possiamo assolutamente permettere che venga messa a repentaglio la salute e la vita delle persone che ogni mattina si recano al lavoro rischiando di non fare più ritorno a casa dai propri cari, morendo di fatica e di caldo. Confidiamo che questo nostro appello sia accolto con favore dal presidente e dalla giunta regionale tutta: senza la dignità del lavoro e la salvaguardia della sicurezza e della salute dei lavoratori non possiamo definirci un paese democratico” concludono i due esponenti Cinquestelle, annunciando un loro impegno in questo senso.