Due milioni di metri cubi di acqua persi ogni anno dal 2014 a oggi: l’allarme arriva dal consigliere regionale del Movimento 5 stelle Giacomo Giannarelli a margine dell’incontro avvenuto questa mattina presso l’azienda agricola Paggetti arachidi di Venturina, tappa del tour che il consigliere sta affrontando per conoscere da vicino numerose realtà che incarnano l’eccellenza toscana.
“Il progetto Cornia industriale, avviato nel 2007, doveva essere rivisto nel 2014 – spiega Giannarelli – così da utilizzare l’acqua in agricoltura. Abbiamo perso almeno 5 anni per un totale di circa dieci milioni di metri cubi di acqua: una situazione intollerabile: così la Regione ha messo in ginocchio il settore agricolo della Val di Cornia”.
L’esponente del Movimento 5 stelle ricorda che l’area interessata è una di quelle “Maggiormente penalizzate in Toscana dalla scarsità di acqua. Un danno che ha seri riflessi sui livelli occupazionali. Sì, perché se le imprese agricole non hanno tutte le risorse necessarie a far crescere e prosperare il proprio lavoro non sono in grado di impiegare dipendenti e devono, invece, ridurre, licenziare, dismettere”.
Per Giannarelli non si deve più perdere altro tempo: “In attesa che riparta l’acciaieria a Piombino la Regione deve spingere per un potenziamento del progetto Rewat, un’idea avviata grazie a una stretta collaborazione tra l’istituto Sant’Anna e Asa e che rappresenta un’eccellenza”. Giannarelli imputa alla Regione la completa mancanza di “Una visione strutturale e strategica per quanto riguarda la gestione delle risorse idriche toscane, un modo di fare che ha portato serie ripercussioni sulla crescita occupazionale della nostra terra rimasta, infatti, ferma al palo”.
Il consigliere regionale presenterà un’interrogazione alla giunta così da fare piena chiarezza sulla situazione legata alla gestione dell’acqua in Val di Cornia: “Un atto che devo ai cittadini. Depositeremo anche una mozione per impegnare il governo regionale verso il pieno compimento del progetto Rewat in modo da rendere utilizzabili i due milioni di metri cubi di acqua gettata ogni anno. Occorrono immediati investimenti, non chiacchiere e promesse”.