Scrive Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle in Regione Toscana “Alcuni si chiedono se sia così indispensabile coltivare il ricordo delle pagine più buie della nostra storia attraverso momenti di celebrazione, come è avvenuto oggi in Consiglio regionale, in occasione della seduta solenne dedicata al “Giorno della Memoria”.
La risposta è implicita nell’episodio che è accaduto nei giorni scorsi a Campiglia Marittima, in provincia di Livorno: un bambino è stato aggredito con calci e sputi da due ragazze, di poco più grandi, perché ebreo. Episodio che ha causato un grave dolore al piccolo e un profondo turbamento, non solo in seno alla comunità ebraica, ma tra la popolazione dell’intera Regione. Quindi sì, è indispensabile coltivare la nostra memoria storica attraverso queste giornate, conoscerla fino in fondo e non commettere l’errore di sottovalutare un episodio violento tacciandolo come semplice bullismo. Ma è altrettanto indispensabile non semplificare la storia.
In Europa c’è chi vorrebbe istituire una giornata unica in ricordo di tutte le vittime legate ai regimi totalitari. Un’idea che non condivido.
Ogni vittima conta e merita di essere ricordata, ma dobbiamo farlo nel modo più corretto: continuando a raccontare alle attuali e future generazioni, nel dettaglio, ogni singolo percorso che ha condotto l’umanità verso tali atrocità, e ogni vicenda che ha in parte contribuito a riscattarla. Le tante storie dei Giusti toscani, ad esempio, sono dei momenti fondamentali da non disperdere, che arricchiscono il “Giorno della Memoria” e che ci ricordano che di fronte all’orrore più grande che possiamo concepire ci saranno sempre donne e uomini che avranno il coraggio di mettersi dalla parte giusta della storia.”
Così Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle Toscana.