Il Governo Nazionale ha promosso il sistema SPID per garantire la c.d. identità digitale e consentire così ai cittadini l’accesso ad alcuni servizi on-line della Pubblica Amministrazione. Per i medesimi scopi la Regione affianca a tale sistema di certificazione dell’identità on-line, gestito tramite società private, l’uso tramite lettore smart card della Carta Nazionale dei Servizi (più nota come “tessera sanitaria”). Il Movimento 5 Stelle chiede alla giunta Rossi se e come sarà scelta una delle due strade per la promozione di tale progresso nelle relazioni tra cittadini e istituzioni, ma soprattutto se è nelle intenzioni utilizzare lo strumento per arrivare a forme di democrazia diretta quali i referendum on-line.
“Il sistema SPID è farraginoso, mentre l’uso della tessera sanitaria ci sembra più efficace se non altro perché tutti ne abbiamo una in tasca. Ma il punto è quanto voler investire sulla diffusione dei lettori smart card. Una scelta chiara di investimento regionale potrebbe favorire lo sviluppo dei servizi on-line alla cittadinanza ma soprattutto arrivare a ridefinire gli equilibri tra democrazia rappresentativa e democrazia diretta” segnala Gabriele Bianchi, consigliere regionale M5S vicepresidente della Commissione Affari Istituzionali e Bilancio e firmatario dell’interrogazione.
“Il Piano Regionale di Sviluppo del PD parla di 70 milioni per lo sviluppo dell’Agenda Digitale: auspichiamo che tra questi ci sia l’invio gratuito del lettore di tessera sanitaria, con tanto di istruzioni per l’uso, a tutte le famiglie toscane sprovviste. Significherebbe scegliere questo sistema rispetto a SPID, i cui costi magari un giorno qualcuno li chiederà al Governo Renzi, e poter avviare una rivoluzione nel modo di interpretare la cittadinanza. Potremmo avviare referendum consultivi on-line ottenendo la risposta diretta e certificata dei toscani su argomenti di indirizzo e, perché no, un giorno avere il Consiglio Regionale con il parere popolare espresso in diretta prima delle votazioni” prosegue Bianchi.
“La Regione Toscana ha già sperimentato un’iniziativa analoga insieme al Comune di Pistoia sulla Giostra dell’Orso. Basta la volontà politica di investire sulle infrastrutture, l’hardware minimo, qui davvero solo un lettore di smart card, e un po’ di comunicazione istituzionale e possiamo arrivare anche in Toscana a coronare un nostro obiettivo come M5S: ridare ai cittadini le chiavi delle istituzioni. Aspettiamo di sapere il parere della giunta e poi stimoleremo la Commissione Affari Istituzionali ad un confronto su questo: la democrazia diretta in Toscana grazie all’identità digitale” conclude il consigliere regionale M5S.