C’è chi vorrebbe abrogare l’articolo 3 comma 6 dello Statuto. Una proposta arrivata in prima commissione che mira a indebolire le politiche regionali volte a favorire, nel rispetto del dettato costituzionale, l’integrazione.
“In concreto vorrebbe dire togliere la voce, ad esempio, per i referendum consultivi a chi, pur straniero, risiede e paga tasse da almeno cinque anni in Toscana”.
L’atto su cui si è aperta un’accesa dialettica, a prima firma Elisa Montemagni (Lega), è inaccettabile “in quanto confonde o strumentalizza il significato semantico della parola straniero: cioè colui che vive e risiede nel nostro Paese senza averne la cittadinanza”.
Il consigliere del Movimento sottolinea anche il pericolo che questa come altre proposte di modifica statutaria possano essere solo strumenti per confondere i cittadini alimentando una sorta di guerra tra poveri.
“Invito tutti a non scherzare con i princìpi fondanti la nostra carta costituzionale e statutaria. Proseguire su questa linea significherebbe perdere il contatto con la realtà delle cose, con una società che è e dev’essere plurale, libera, coesa. Ma soprattutto significherebbe tradire i valori toscani che hanno fatto dell’accoglienza la propria identità. Il Movimento 5 stelle, che mi onoro di rappresentare, difenderà sempre lo stato di diritto e la dignità delle persone di qualunque razza, religione, sesso esse siano così come afferma la nostra Costituzione”.
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