Mi ha colpito leggere questa mattina su un articolo di stampa che sia stato dato risalto all’assenza di esponenti M5S alle iniziative ufficiali fiorentine di commemorazione del 25 aprile, citando il fatto che deputati, consiglieri regionali e comunali, si siano “limitati a fare post su facebook”.
Mi ha colpito perché il mio 25 aprile è stato un percorso di gruppo verso Monte Giovi, sui sentieri dei partigiani e di Don Milani.
Una scelta consapevole perché vivo il 25 aprile meno nella dimensione del festeggiare e più in quella del ricordo di un dolore.
Non si tratta di celebrare una ricorrenza, ma di tenere alta la memoria di chi ci ha consentito di poter agire in libertà e democrazia.
Un ringraziamento quindi itinerante per quei nostri uomini e quelle nostre donne che sui monti decisero di resistere alla barbarie e, da quei monti, scesero a liberare Firenze e l’Italia da una dittatura infame.
Un grazie a quei comandanti partigiani del Monte Giovi e anche a quel parroco, Don Milani, che da quelle pendici ha insegnato a tutti noi i valori lasciati in eredità dalla resistenza.
Forse avrei dovuto comunicare questa mia iniziativa, per aiutare la stampa a svolgere il proprio mestiere.
Spero mi perdonino quei lavoratori della carta stampa, ma noi spesso agiamo col cuore, senza calcoli di visibilità. E le mie anche e i miei piedi oggi ne sono testimoni dopo 13 km di camminata!