Il Movimento 5 Stelle, su iniziativa della Presidente del gruppo Irene Galletti, ha presentato una mozione in Consiglio Regionale per chiedere alla Giunta toscana di intervenire con urgenza contro la chiusura della filiale della Banca d’Italia a Livorno. Dopo la dismissione delle sedi di Pisa e Grosseto nel 2018, la chiusura di Livorno rischia di lasciare la costa toscana priva di un presidio istituzionale fondamentale. L’obiettivo della mozione è sollecitare la Regione a promuovere un dialogo con il Governo e i vertici dell’istituto, affinché si eviti questa ulteriore chiusura, salvaguardando sia un punto strategico per l’economia locale, sia i diritti e la qualità della vita dei lavoratori coinvolti.  

“La chiusura della filiale non significa solo la perdita di un’istituzione preziosa per la costa toscana, ma ha un impatto diretto su 48 dipendenti che, pur conservando formalmente il posto, rischiano un netto peggioramento delle loro condizioni di vita,” ha dichiarato Galletti. “Questi lavoratori potrebbero essere obbligati a lunghi spostamenti verso Firenze o Arezzo, oppure a trasferimenti definitivi. Comprendiamo l’esigenza di ottimizzare le risorse, ma le istituzioni devono trovare un equilibrio tra efficienza economica e benessere dei lavoratori e delle comunità.”

Per il Movimento 5 Stelle, tutta la politica toscana deve entrare nel merito dell’opportunità del mantenimento della filiale livornese, poiché non si tratta di una semplice decisione gestionale, ma di una scelta che rischia di provocare una desertificazione istituzionale. “La presenza della Banca d’Italia è fondamentale non solo per il suo ruolo economico, ma anche per garantire trasparenza e rispetto delle norme, oltre a svolgere l’importante compito di educazione finanziaria: un’attività che non può essere delegata interamente a forme indirette o telematiche, poiché richiede un rapporto umano e sociale, indispensabile per raggiungere efficacemente le fasce di popolazione più vulnerabili. La chiusura impoverirebbe ulteriormente la nostra regione e la Giunta toscana deve agire per tutelare questo presidio essenziale,” ha aggiunto Galletti.  

La mozione impegna la Giunta regionale ad avviare con urgenza un confronto con il Governo e la Banca d’Italia per sospendere la decisione e trovare soluzioni che proteggano il tessuto economico locale e le condizioni dei dipendenti. “La difesa dei servizi pubblici sul territorio deve essere una priorità, così come la tutela della qualità della vita dei lavoratori. Non possiamo permettere che decisioni centralizzate, dettate da logiche di efficientamento, ricadano sulle famiglie e sulle comunità,” ha concluso Galletti.