La Capogruppo del Movimento 5 Stelle in Regione Toscana, Irene Galletti e la Consigliera Regionale, Silvia Noferi, intervengono a margine del voto in Aula per l’abrogazione dell’articolo 12 della Legge Regionale 32 del 2020, sulle disposizioni in materia di depurazione a carattere prevalentemente industriale. La famosa norma incriminata che ha portato all’inchiesta Keu.
Dicono Galletti e Noferi: “Attendiamo da 40 giorni una presa di posizione della maggioranza sullo scandalo Keu, che non sia soltanto di circostanza, e oggi ritroviamo il Partito Democratico in stato confusionale, in una situazione irrimediabilmente aggravata dalla quale difficilmente gli attori politici coinvolti riusciranno a smarcarsi senza conseguenze.”
“Quanto poi rivelato dall’ex Presidente Rossi – incalzano le pentastellate – e cioè che la modifica di legge fosse stata oggetto di un parere preventivo da parte della precedente Giunta, risultato negativo, sconfessa la posizione di Giani, che in un primo momento si era dichiarato come il notaio imparziale che ratifica le decisioni del Consiglio. E’ difficile infatti immaginare che non ne fosse a conoscenza.”
“Domani si insedierà la Commissione d’Inchiesta e chiederemo conto anche di questo – spiegano nella nota le esponenti cinquestelle – come chiederemo spiegazioni per il netto cambio di marcia di Giani, che con il voto di oggi in Consiglio ha di fatto abrogato la norma incriminata. Ben fatto. Ma perché allora non votare il nostro atto, presentato un mese fa in Aula e che chiedeva la stessa cosa?”
“Naturalmente auspichiamo che la Commissione di Inchiesta Keu sappia far luce su questi e altri interrogativi che emergeranno dalle indagini politiche, ma una cosa è certa: se esponenti di spicco di questa Giunta risulteranno gravemente coinvolti, non basteranno le scuse, la parola dovrà tornare ai cittadini attraverso il voto.”
Così Irene Galletti, Capogruppo del Movimento 5 Stelle in regione Toscana, e Silvia Noferi, Consigliera Regionale.