La mala-gestione PD degli immobili sanitari si arricchisce dell’ultimo atto: la compravendita di Villa delle Rose e Villino degli Ulivi da parte dell’Istituto per lo Studio e la Prevenzione Oncologica (ISPO). Ci chiediamo quale tutela dell’interesse generale ci sia in questa operazione da 12,6 milioni di euro, autorizzata mentre la Regione si appella al bisogno di far cassa per vendere due immobili sanitari, di proprietà e pregio, quali Villa Basilewsky e Villa Fabbricotti. Perché compriamo dal privato, facendogli fare un affare, anziché traslocare nei nostri immobili?
Ma al di là delle giustificazioni per una scelta di governo, a nostro parere incomprensibile, su un Ente del Servizio Sanitario Regionale (ISPO), la giunta PD ci deve chiarire anche la dinamica di questa operazione contorta. ISPO infatti ha oggi sede proprio presso “Villa delle Rose”, l’immobile che vorrebbe acquistare dalla Life Cronos srl, attuale proprietaria, insieme a quel Villino degli Ulivi dove oggi questa società – di proprietà della figlia del noto oculista, defunto, Walter Capobianco – svolge prestazioni nell’ambito e per conto del Servizio Sanitario Nazionale, grazie ad un precedente accreditamento. Secondo l’accordo con ISPO la Life Cronos srl continuerà ad operare nel Villino degli Ulivi entro massimo 30 mesi, fino alla ristrutturazione della sua prossima sede, un complesso di Viale Amendola attualmente di ISPO che questo si è impegnato a vendere a tale Blanca srl (società riconducibile a Life Cronos).
L’acquisto di Villa delle Rose e Villino degli Ulivi costa ad ISPO 12.620.000 euro trattati tramite un leasing gestito da Alba Leasing spa, per due beni che 12 anni fa furono oggetto di una vicenda giudiziaria intricata, conclusasi proprio con la cessione dei due immobili a Life Cronos srl, per circa 10 miliardi di vecchie lire, poco meno degli attuali 5 milioni di euro.
Numeri alla mano quindi ISPO sembra assicurare un buon affare più alla società a guida Capobianco che alla Regione Toscana, arricchito dal fatto che già oggi ISPO dava 800mila euro di affitto annuo a questa società per stare a Villa delle Rose, un complesso da 2.700 mq, quindi meno della metà di Villa Basilewsky. Bene della Regione Toscana, attualmente in vendita.
Aspettiamo risposte dalla giunta PD su questa storia incomprensibile se letta nell’idea che chi oggi governa la Regione abbia a cuore quanto la Costituzione gli assegna: la tutela dell’interesse collettivo. Questo tenendo sempre in conto le parole di Isaac Newton “posso misurare il moto dei corpi, ma non l’umana follia”.