“Bruciate vagonate di soldi pubblici”
Il consigliere regionale del Movimento 5 stelle, Irene Galletti interviene riguardo la vicenda legata al liceo scientifico Marconi di San Miniato. La struttura originaria _ pagata nel 2009 circa 8 milioni di euro dalla Provincia _ è dichiarata inagibile nell’ottobre 2016 per problemi strutturali e quasi 600 studenti piombano nel limbo delle decisioni mai prese.
“I ragazzi attendono una sede scolastica idonea alle loro esigenze e definitiva. La politica, dopo errori su errori, si dia una mossa – tuona Galletti -. Di soldi pubblici attorno al Marconi ne sono stati bruciati a vagonate. E, di sicuro, non per colpa di scolari e docenti”.
Lo spettacolo non è dei migliori. “Assistiamo – spiega la portavoce del M5S di San Miniato, Chiara Benvenuti – a un continuo variare di sedi che crea non pochi disagi a chi nella struttura lavora e a chi deve frequentare le lezioni”.
Eppure i soldi necessari ad aprire una possibile soluzione della faccenda ci sono. O almeno c’erano: 400mila euro della Regione. E le autorità competenti avevano anche un’idea precisa di destinazione.
“Peccato – prosegue Benvenuti – che l’area prescelta, in località Fontevivo, fosse tra quelle considerate come semi alluvionali, acquitrinose”.
L’alternativa è stata riversare tutti in un immobile preso in affitto da privati in località La Scala.
“Una struttura – evidenziano Galletti e Benvenuti – che non ha vocazione scolastica e che ci costa la bellezza di oltre mille euro al giorno d’affitto. E dal prossimo anno la quota è destinata a crescere”.
Il Movimento 5 stelle ha presentato un’interrogazione alla giunta regionale: obiettivo sapere se i 400mila euro stanziati a suo tempo dall’Ente siano stati al momento bloccati.
“Vorremmo inoltre capire – sottolinea Galletti – con quale criterio la Regione abbia previsto un finanziamento senza che in precedenza fossero state accertate le condizioni di fattibilità del progetto. A oggi – conclude – l’unica certezza che rimane sono i soldi spesi e l’incognita sul destino di studenti e insegnanti del Marconi”.