Oggi abbiamo assistito a quanto sia difficile, per molte forze politiche in Consiglio Regionale della Toscana, prendere posizione sul tema della pace. La nostra mozione contro il piano “ReArm Europe” e la militarizzazione dell’Europa è stata iscritta nel Fascicolo d’Aula solo grazie alla nostra insistenza e all’ultimo minuto, tra esitazioni e imbarazzi che confermano quanto questo dibattito sia scomodo per molti.

L’incertezza di una maggioranza, che fatica a dichiararsi apertamente pacifista, e del centrodestra, incapace di assumere una posizione chiara sul riarmo, evidenzia un problema più profondo: non si tratta solo di parlare di pace, ma di decidere quale futuro vogliamo costruire. 

Noi, però, non possiamo permettere che questa situazione resti senza risposta. L’Europa sta accelerando verso una folle corsa agli armamenti, sottraendo risorse vitali per il nostro welfare e per la nostra sicurezza sociale. Se non agiamo, miliardi di euro finiranno nelle casse dell’industria bellica, mentre scuole, ospedali e servizi pubblici continueranno a essere privati dei fondi necessari. È mentre una politica sacrifica la pace per favorire le lobby delle armi, i cittadini italiani fanno i conti con stipendi e pensioni troppo bassi e bollette sempre più alte.

Per questo, invito tutti a partecipare alla manifestazione contro il riarmo europeo che si terrà il 5 aprile, con partenza alle ore 13:00 da Piazza Vittorio Emanuele II. Unisciti a noi nel corteo che raggiungerà il palco finale in Via dei Fori Imperiali.

Diciamo NO al governo che vuole portare l’Italia nel vortice della corsa agli armamenti. Diciamo SÌ a un futuro di pace, giustizia sociale e diritti per tutti. Fermiamoli!