Massa, 04 Nov 2023. Nelle linee di programma appena presentate e approvate dall’attuale maggioranza del Sindaco Persiani poco si trova riguardo alle barriere architettoniche – interviene sul tema Elisa Giovannelli, neo eletta Rappresentante del Gruppo Territoriale massese del M5S.
Nel documento in oggetto troviamo solo due passaggi riguardante questo tema a noi molto caro che riguarda disabili e anziani. Il primo che riporto testualmente “L’altro elemento su cui continueremo a lavorare, con riferimento alle strutture scolastiche è il programma di abbattimento delle barriere architettoniche” e il secondo “Realizzazione di una spiaggia completamente inclusiva grazie alle risorse già aggiudicate con il bando ministeriale grazie al progetto “Mare senza Barriere”.
Quindi riassumendo nei prossimi 5 anni si penserà alla mitigazione delle barriere solo in alcune scuole e in una spiaggia.
D’altronde la sensibilità del Sindaco e dell’ex-assessore ai lavori pubblici Guidi l’avevamo già vista nel corso della precedente consigliatura quando in sede di realizzazione delle nuove opere poco hanno pensato ad abbatterle, per fare qualche esempio il famoso gradino “dell’inciampo” in prossimità del monumento di Cascella proprio davanti al Comune oppure gli accessi nella rimodernata piazza Garibaldi.
L’abbattimento delle barriere dovrebbe essere un mantra per tutte le nuove realizzazioni e almeno in tutti gli edifici e parchi pubblici, come minimo.
Per quanto riguarda le spiagge e non solo, l’apparato normativo è chiaro e assolutamente specifico sulla tutela dei diritti delle persone con disabilità. In merito alle normative relative alle barriere architettoniche nelle concessioni demaniali, l’articolo 27 della Legge 118/1971 sancisce che “gli edifici pubblici o di interesse sociale di nuova edificazione dovranno essere costruiti in conformità all’eliminazione delle barriere architettoniche, anche apportando le possibili e conformi varianti agli edifici appaltati o già costruiti all’entrata in vigore della presente legge”.
La legge precisa, infatti, che “in nessun luogo pubblico o aperto al pubblico può essere vietato l’accesso a persone con ridotta mobilità”.
Un ulteriore chiarimento arriva dalla Legge 104/1992 art. 23. Quest’ultima afferma che “le concessioni demaniali per gli impianti di balneazione e i loro rinnovi sono subordinati alla visitabilità degli impianti e all’effettiva possibilità di accesso al mare delle persone handicappate”.
Nel 2007 è sorto infine l’obbligo per i titolari delle concessioni balneari di consentire il “libero e gratuito accesso e transito, per il raggiungimento della battigia antistante l’area ricompresa nella concessione, anche al fine della balneazione”.
Quindi, conclude la Giovannelli, ricordiamo al Sindaco Persiani che tutte le spiagge comunali e in concessione devono essere completamente inclusive, lo dice la legge dello Stato, ma prima ancora dovrebbe essere la sensibilità di chi amministra e gestisce.