“Rimettere i cittadini al centro delle decisioni politiche che contano è da sempre una priorità per il Movimento 5 Stelle. È con questo spirito che sosteniamo con convinzione il referendum promosso dai comitati civici toscani: uno strumento di partecipazione democratica fondamentale, che permette alle persone di esprimersi sulle scelte che riguardano direttamente la loro salute e il futuro del servizio sanitario regionale.”

Ad affermarlo sono Irene Galletti, Presidente del Gruppo M5S in Consiglio Regionale, e Andrea Quartini, deputato M5S e medico, a margine della riunione di oggi presso la Sala Affreschi di Palazzo del Pegaso, che ha dato ufficialmente il via alla raccolta firme.

“Nel 2015 ci siamo opposti alla riforma che ha portato alla creazione delle tre macro ASL toscane. Oggi, dieci anni dopo, i fatti ci danno ragione: quella scelta ha prodotto disservizi e nessuno dei risparmi promessi. La Corte dei Conti ha più volte evidenziato criticità nella gestione e nella spesa sanitaria, mentre i cittadini devono affrontare liste d’attesa sempre più lunghe e servizi territoriali depotenziati.

Ma la maggiore responsabilità per il tracollo degli ultimi anni è senza dubbio da imputare al governo Meloni, che continua a destinare risorse insufficienti alla sanità pubblica, privilegiando invece la spesa militare: il settore della difesa cresce indisturbato, con aumenti annui del 6% e ulteriori 7,5 miliardi in arrivo nel prossimo triennio. Come se non bastasse, l’esecutivo propone all’UE l’attivazione della ‘clausola di salvaguardia’ per scorporare le spese militari dal Patto di stabilità. Questa è la proposta del centrodestra.

Noi, invece, chiediamo con forza che sia la sanità a essere esclusa dal Patto di stabilità europeo, seguendo l’esempio del Presidente Giuseppe Conte durante la gestione dell’emergenza Covid. Questa è la differenza tra noi e loro: mentre il governo Meloni guarda agli armamenti, noi mettiamo al primo posto la salute dei cittadini.

“Questo referendum rappresenta un’importante occasione per dare voce ai toscani e offrire un’indicazione chiara alla futura giunta regionale che si insedierà dopo le prossime elezioni. È l’opportunità per correggere le scelte che non hanno funzionato, ripensando una governance sanitaria che resti pubblica, indipendente e vicina ai territori. Allo stesso tempo, vuole essere un segnale forte al governo nazionale, che sembra preferire la sanità a pagamento e a vantaggio del privato, anziché difendere quella pubblica, universale e gratuita,” concludono i cinquestelle.