La legge di riforma sanitaria toscana contiene un errore formale che sopprime e ripropone le Aziende Unità Sanitarie Locali senza sostituirle con le tre di area vasta e potrebbe rendere necessaria una sospensione.
“Nella fretta di approvare una legge dovuta ai tagli governativi e mirata ad evitare il referendum il PD ha mostrato tutto il suo pressapochismo e la sua irresponsabilità lasciando la Toscana, di fatto, nel caos organizzativo.
Infatti tra le norme stralciate per velocizzare i lavori d’aula il Partito Democratico ha perso l’allegato nel quale erano costituite le nuove tre Aziende USL, con i relativi territori di competenza. Ne consegue l’assurdo che l’art. 83 della legge approvata istituisce dal 1 gennaio 2016 le 12 aziende unità sanitarie locali esistenti, al primo comma e le sopprime dal 31 dicembre 2015 nel secondo. Questa prova di incompetenza politica PD” precisano i consiglieri M5S “mette a rischio la legittimità di ogni atto amministrativo delle nuove Aziende USL fino alla modifica di legge che tamponerà la falla.
Se fa sorridere pensare alle dichiarazioni rilasciate nei giorni scorsi dagli ex commissari, quali Direttori Generali di un ente che di fatto la legge non prevede, in qualsiasi paese europeo la principale responsabile politica di questo caso da barzelletta, Stefania Saccardi, si dovrebbe dimettere. Auspichiamo lo faccia.”