Nell’ultima legge di bilancio la Regione ha indicato zero euro per l’edilizia scolastica. Scelta dovuta dai tagli governativi agli enti locali, ci disse il PD, contrariamente a quanto sperava quest’ultimo probabilmente confermati – se non in probabile peggioramento – con la manovra correttiva che ci attende dopo l’ultima bocciatura UE sulle nostre previsioni di bilancio.
Tuttavia in questo clima da raschiamento del fondo del barile spiace constatare che insistono spese poco comprensibili come i 115 mila euro stanziati dalla giunta Rossi per la Conferenza delle Regioni Periferiche Marittime.
La Conferenza esiste dal 1973 e riunisce circa 160 regioni da 28 paesi, con l’obiettivo dichiarato di promuovere la coesione territoriale in Europa con particolare riguardo per la politica marittima integrata. Questi 115 mila euro servono, carte alla mano, per sostegno ad incontri ed azioni di Rossi in Europa, anche di natura redazionale e organizzativa, oltre che alla cooperazione politico-istituzionale con altri presidenti di regioni europee. In soldoni però ci permettiamo di chiedere, da cittadini nelle istituzioni, quanto abbiamo pagato negli ultimi dieci anni questi servizi e quali – auspichiamo – importanti successi politici, economici e sociali regionali siano riferibili a questo investimento istituzionale.
Almeno Rossi ha presentato in quella sede le considerazioni critiche del Consiglio regionale in merito all’accordo di Caen firmato nel marzo 2015 tra Italia e Francia? L’accordo che prevedeva la condizione capestro dello spostamento dei confini delle acque territoriali dei due paesi a vantaggio – purtroppo – dei transalpini?
Attendiamo la risposta alla nostra interrogazione per capirlo.