MERCURIO NEI FUMI DEGLI INCENERITORI TOSCANI, PERICOLO PER SALUTE DEI CITTADINI. NESSUNO CONTROLLA, SI AVVII MONITORAGGIO IMMEDIATO

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Sarà discussa nel prossimo Consiglio Regionale la nostra mozione sul caso mercurio nei fumi di scarico degli impianti di incenerimento toscani.

Una recente indagine de Il Fatto Quotidiano ha rivelato che la maggior parte degli inceneritori italiani, inclusi i cinque attivi in Toscana, non hanno sistemi di rilevazione del mercurio – un metallo altamente tossico – nel prodotto avviato a combustione.

Con una differenziata media del 46% purtroppo la Toscana avvia ogni anno 285mila tonnellate di materiali, soprattutto, ai suoi bruciatori. Sapere che manca un sistema di monitoraggio per evitare di mandare in fumo batterie, pile a bottone di orologi o neon col mercurio determina un serio problema potenziale di salute pubblica e l’ennesimo caso di mal governo PD sulla nostra pelle.

Basti pensare che manca addirittura una normativa chiara che imponga la verifica del mercurio sui fumi di scarico degli inceneritori. Che sia disattenzione colpevole o bisogno di evitare problemi agli amici gestori ogni minuto che passa mettiamo a rischio la salute dei toscani.

E’ necessario avviare un immediato monitoraggio sulla presenza o meno di sistemi di rilevazione e abbattimento del mercurio in entrata e uscita dagli inceneritori toscani, sebbene l’unica soluzione definitiva rimane la progressiva chiusura di questi impianti obsolescenti, trasformando i siti in impianti di recupero materia a freddo senza bruciatori ed estendendo la raccolta porta a porta a tutta la Toscana.

Giacomo Giannarelli