“A distanza di sei anni dallo smantellamento del Pacini, gioiello storico della sanità della montagna pistoiese, con il riconoscimento del territorio quale area disagiata si è aperto uno spiraglio per una vera riqualificazione di questo importante presidio.
Il potenziamento sanitario rappresenta anche una delle azioni più significative per il contrasto all’impoverimento progressivo di una comunità che dalla periferia deve ritornare a essere il centro delle attenzioni della politica. Di questo i cittadini della montagna pistoiese hanno dimostrato ampiamente di essere consapevoli. Oggi tutti quanti gridano soddisfazione. E tutti quanti desiderano mettere il cappello su questo piccolo grande risultato. Risultato che tuttavia, consapevoli della facile disattenzione che la politica ha mostrato nei confronti di quell’area, va attentamente monitorato in itinere.
Gli unici che meritano davvero di esultare sono i cittadini della montagna, persone consapevoli della bellezza del luogo in cui vogliono risiedere e che non hanno mai mollato rispetto all’esigibilità del sacrosanto diritto a vivere bene la montagna e in montagna”.