
Il Movimento 5 Stelle condanna con fermezza la decisione unilaterale del Ministero della Cultura di nominare Marco Corsini alla presidenza della Fondazione Museo Archivio Richard Ginori, escludendo Regione Toscana e Comune di Sesto Fiorentino da un processo decisionale che, per statuto, avrebbe dovuto coinvolgerli.
L’intesa raggiunta nei mesi scorsi tra Ministero, Regione e Comune indicava Tomaso Montanari come la figura più adeguata per guidare la Fondazione, in virtù del suo impegno nel progetto di rilancio del museo. La nomina di Corsini, imposta senza alcun preavviso o confronto con le istituzioni locali, rappresenta un grave atto di prevaricazione che mette in discussione la leale collaborazione tra livelli di governo.
“L’esclusione della Toscana da questa decisione dimostra ancora una volta la volontà del governo Meloni di accentrare il potere e occupare le istituzioni con criteri di fedeltà politica anziché di competenza. Il rischio è che questa scelta comprometta il futuro del Museo Ginori, che oggi resta in un limbo amministrativo a causa di un’imposizione calata dall’alto” dichiaRA Irene Galletti, Presidente del Gruppo M5S in Consiglio Regionale.
Il Movimento 5 Stelle chiede al ministro Giuli di chiarire le motivazioni di questa nomina e di rispettare il ruolo degli enti locali, che contribuiscono al bilancio della Fondazione e devono poter partecipare attivamente alle decisioni che riguardano il museo. La cultura non può essere subordinata agli equilibri politici del governo, né le istituzioni culturali possono essere gestite senza il coinvolgimento dei territori.