Apprendiamo dalla Comunicazione di giunta n.19 che il cantiere sottoattraversamento TAV Firenze è e resterà fermo almeno fino al prossimo autunno. Ormai siamo alle previsioni stagionali. E siccome non ci sono più le mezze stagioni prendiamo questa previsione come l’ennesima certificazione del fallimento PD su questa grande opera inutile, dannosa e dispendiosa.
La novella dello stento sulle terre e rocce da scavo si impreziosisce quindi di un nuovo capitolo: in attesa che Nodavia produca il nuovo Piano di Utilizzo delle Terre richiesto dal Ministero dell’Ambiente, ci permettiamo di insistere sulle nostre proposte da sempre sul piatto. Primo: quelle terre sono rifiuti e come tali devono essere gestite. Secondo: sul progetto del sottoattraversamento serve almeno una nuova Valutazione d’impatto ambientale. Terzo: prima si ferma il gigantesco danno erariale legato a quest’opera e prima i cittadini smetteranno di buttar soldi nella voragine.
Lo disse Raffaele Cantone in modo molto chiaro un anno fa, da noi invitato in Consiglio Regionale: “il nodo fiorentino AV è un problema tutto italiano, un caso emblematico che non ci fa onore”. A chi ci disonora con questa incapacità di governo diciamo: fermatevi e affidatevi alla scelta dei cittadini. Prima di fare un buco sotto Firenze, sfruttate l’intelligenza collettiva e avviate su qualsiasi revisione del progetto un serio e reale dibattito pubblico.