“Cinghiate sulle mani e turni di lavoro massacranti” La capogruppo del Movimento 5 Stelle in Consiglio Regionale della Toscana, Irene Galletti, interviene sul caso di sfruttamento di alcuni operai extracomunitari emerso in una pelletteria di Poggio a Caiano (Prato) grazie alle indagini della Guardia di Finanza. Poi chiama in causa il Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Andrea Orlando chiedendo l’avvio urgente di un tavolo speciale per individuare e attuare un modello efficace per contrastare l’illegalità e lo sfruttamento sui luoghi di lavoro.
“Questo drammatico spaccato della quotidianità di una parte del tessuto produttivo pratese – osserva Galletti – denuncia una situazione che sta sfuggendo dal controllo delle istituzioni e sulla quale bisogna intervenire con determinazione. Serve un salto di qualità nella lotta contro il lavoro nero, lo sfruttamento dei lavoratori e le aziende clandestine, non l’ennesimo protocollo come quello rinnovato a dicembre 2020, che servono al massimo a individuare qualche caso singolo, lasciando nel silenzio un numero indefinito di altri lavoratori.”
“La rete del lavoro illegale a Prato ha dinamiche conoscibili e riconoscibili grazie ai sindacati e alle forze dell’ordine – sottolinea la Capogruppo M5S -, ma senza una reale volontà anche politica di stroncare questi fenomeni continueremo a indignarci per ogni caso che emergerà nelle cronache, se non a piangere l’ennesima vittima.” Poi l’appello ”Lo chiedo pubblicamente anche al ministro Andrea Orlando, che di recente è stato in Toscana per la tragica scomparsa di Luana D’Orazio: convochi un tavolo speciale al ministero per individuare e mettere in pratica un modello adeguato di contrasto a un’illegalità che a Prato si muove su cifre impressionanti. Non bisogna temere di colpire gli imprenditori disonesti né esitare a tutelare un lavoratore, italiano o immigrato: i diritti non hanno passaporto”.
“Era il mese di febbraio – ricorda la pentastellata – e si stavano consumando degli scontri tra lavoratori e forze dell’ordine davanti alla Texprint quando scrissi all’assessore Ciuoffo, titolare tra le altre deleghe alle politiche per la sicurezza e cultura della legalità e all’immigrazione, chiedendogli un intervento come Regione Toscana: nessuna risposta, nessun confronto con gli interessati, nonostante i problemi anche di ordine pubblico che ne sono derivati. Visitai personalmente il presidio con i deputati Gilda Sportiello e Riccardo Ricciardi, e ci confrontammo con i sindacati che ci descrissero un quadro serio e in potenziale peggioramento.” E conclude “È necessario intervenire adesso, senza altre attese: non ci può essere argine a fenomeni simili finché non si deciderà di mettere su delle serie politiche contro le disuguaglianze e combattere l’illegalità in ogni sua forma. E non parlo solo di Prato”.