Il Movimento 5 Stelle lancia un focus sulle opere incompiute toscane. La proposta M5S, una mozione in discussione nel prossimo Consiglio Regionale, chiede al Presidente Rossi di riferire sullo stato della situazione che vede la Toscana ottava regione peggiore sul tema. “Nel PRS si completino le piccole opere infrastrutturali diffuse sul territorio e col risparmio del blocco delle grandi opere si mettano in sicurezza gli edifici pubblici, scuole in primis” segnala in conferenza stampa Giacomo Giannarelli, consigliere regionale M5S vicepresidente della Commissione Ambiente e Territorio e primo firmatario della mozione.
“L’incapacità PD nel governo del territorio è quella posizione segnalata dal Sole24 Ore: Toscana 8a Regione italiana per opere incompiute. Sono 33 secondo l’anagrafe nazionale, che pesano nelle nostre casse pro quota parte dei circa 2 miliardi l’anno nazionali complessivamente sprecati a causa di tale malgoverno. Ma i numeri delle incompiute sono ben più alti di questi. Se richiamiamo la Regione al ruolo prescritto dall’art. 117 della Costituzione, cioè il governo del territorio, sono più di cento gli ecomostri, i progetti lasciati a metà a rovinare un paesaggio che è il nostro patrimonio principale”.
Tra gli esempi citati dal consigliere regionale M5S “la variante alla SR 429 nel tratto Empoli Castelfiorentino, dove mancano ancora il 20% dell’opera e 7,7 milioni di euro a dieci anni dal bando, o l’incredibile caso della Nuova Sede della Provincia di Siena: 68% dei lavori eseguiti, 11,2 milioni già spesi per un cantiere che ci chiediamo se mai finirà visto che mancano 3,4 milioni all’appello, l’ente non ha fondi e per qualche Ministro addirittura non esiste più”.
“Abbiamo casi emblematici come l’argine del Torrente Aulella, 1,2 milioni per non aver nemmeno iniziato i lavori, oppure l’incredibile svincolo Monteroni-Isola D’Arbia-Monsindoli della Cassia dove dopo 8 anni, 44 milioni di euro spesi, abbiamo solo il 16,52% dell’opera realizzato e lo splendino panorama delle colline è deturpato dai pilastri lasciati lì in abbandono. Per non parlare del celebre bypass del Galluzzo, dove giornalmente perdono ore del loro tempo migliaia di cittadini toscani: 60 milioni spesi nei 17 anni di realizzazione e il miraggio di un’inaugurazione sempre … prossima”.
“Nell’elenco delle incompiute è necessario ricordare anche la tratta ferroviaria Siena-Grosseto: nel 2016 ancora a binario unico, non elettrificata. Oltre ai disagi ovvi, la conseguenza più nefasta di questa incompiuta è che basta un evento atmosferico avverso, ad esempio una pioggia intensa, per bloccare la linea, come accaduto nel 2013 nella zona “La Befa”. Un problema risolto con 3 milioni di euro di investimento. Perché da anni si parla del raddoppio e della elettrificazione e si è preferito investire nella follia del sottoattraversamento TAV Firenze ben 774 milioni di euro? Incapacità di governo per chi ha amministrato quei territori e la Toscana in tutti questi anni”.
“Infine nell’elenco ecomostri un cenno va fatto al Marble Hotel di Carrara. Iniziato coi fondi di Italia ’90, ad oggi è il biglietto da visita squallido che la Toscana offre a chi esce dall’autostrada per entrare nella prima città dopo il confine ligure: Carrara. Una Regione che governa il suo territorio avrebbe già fatto un tavolo tra ANAS, Comune e proprietà. Rossi pensi più a questo e meno alle presentazioni del suo libro sul socialismo. Serve un atteggiamento proattivo in questi casi. I partiti di maggioranza, da 27 anni, si sono girati dall’altra parte parlando di interessi privati. Ma quando, come per la colonia Motta di Massa, abbiamo 35mila metri quadri fronte mare un amministratore pubblico può far finta di niente?”.
Giacomo Giannarelli
Mozione disponibile al seguente link: https://drive.google.com/file/d/0B8TDUlj_0moNNy1UZWJuWEsteXc/view
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