“Pare essere una prassi consolidata respingere le richieste di prestazioni in strutture convenzionate fatte da cittadini con un’età superiore ai 65 anni. Un approccio del tutto sbagliato”. Così il consigliere regionale del Movimento 5 stelle Andrea Quartini a seguito della risposta ricevuta a un’interrogazione.
“I pazienti – spiega – vengono infatti inviati nelle strutture pubbliche andando a congestionare ulteriormente le liste di attesa: un modus operandi errato che ha negative ripercussioni sull’organizzazione del servizio sanitario”.
Quartini entra nel merito portando un esempio concreto: “di recente siamo venuti a conoscenza di un caso di richiesta di risonanza magnetica del ginocchio da parte di un paziente over 65. Ebbene questa persona per poter accedere alle cure in strutture convenzionate avrebbe dovuto presentare la relazione clinica attestante una visita specialistica ortopedica e la radiografia del ginocchio”. Un approccio che l’esponente del Movimento 5 stelle reputa curioso: “È giusto seguire un protocollo diagnostico preciso, ma questo deve valere per qualunque sede d’esame, sia pubblica che privata. Che senso ha – conclude – porre un limite di età?”.