Il Consiglio regionale ha bocciato la nostra proposta di legge sulle nomine.
Per noi le nomine regionali dovevano essere tolte dalle mani dei partiti e indirizzate per merito. Ma il voto di oggi ci dice che quando si tratta del potere di tenersi i raccomandati i partiti sono tutti dalla stessa parte, da sinistra a destra.
Con la nostra proposta la selezione pubblica sarebbe stato l’unico criterio per arrivare ad una nomina. Avremmo reso più stringente il contrasto al conflitto di interesse, obbligato chi si candida ad una poltrona pubblica a dichiarare l’appartenenza ad associazioni segrete, l’estensione della parità di genere e la sanzione di 2mila euro per i nominati cui si revoca l’incarico perché hanno agito contro le direttive istituzionali. Tutte idee di buon senso che questi gruppi politici non sanno e non possono accettare.
Ma noi non molleremo!