Il Consiglio Regionale ha bocciato la nostra proposta di una moratoria su nuovi impianti di cremazione fino all’approvazione del nuovo Piano regionale di coordinamento.
Probabilmente il Partito Democratico vuole altri forni crematori in Toscana benché il PIT che ha votato nel 2015 indicasse i nove presenti come sufficienti a soddisfare una domanda che nella nostra regione è ferma al 10,7%. Una scelta irresponsabile, anche perché con queste premesse normative e senza il Piano Regionale di coordinamento dei crematori ci chiediamo su quali basi si stanno autorizzando o si autorizzeranno nuovi impianti.
Il malgoverno PD su questo tema genera situazioni di conflitto con la popolazione, preoccupata dall’impatto inquinante di questi impianti. E il voto dei Consiglieri regionali del Partito Democratico non farà che acutizzare questa situazione. Lo vedo in prima persona nella città in cui vivo, Carrara, che ha un impianto recentemente autorizzato dalla Regione senza appunto un quadro normativo tale da giustificare l’operazione. I cittadini di Avenza, prossimi a questo forno crematorio sono giustamente preoccupati, al pari di quelli di Prato o Pistoia legati ad iniziative simili operate da amministrazioni del Partito Democratico.
E dire che una soluzione ci sarebbe, ma il PD e il resto dei partiti in Consiglio regionale la bocciarono proprio un anno fa: avevamo proposto di puntare sulla cremazione a freddo, tecnica usata nel nord Europa capace di annullare impatto ambientale e sanitario. Una scelta talmente efficiente, sostenibile e avanzata da non poter incontrare il voto favorevole di forze politiche vecchie dentro come PD, affini e partiti di pseudo opposizione. Lo faremo noi quando i toscani ci daranno la maggioranza alle prossime elezioni.