L’Italia è uno stato laico con una Costituzione Repubblicana a garanzia della libertà di culto. Firenze e i fiorentini individueranno un luogo idoneo ad una moschea nel rispetto delle destinazioni urbanistiche esistenti e delle volontà espresse dai cittadini. A noi risulta che sul cosa farne dell’ex Caserma Gonzaga si siano prima espressi i cittadini con un discusso percorso partecipativo pagato dalla Regione Toscana e poi, dalle sue risultanze, sia nato un concorso internazionale di idee, ancora alla fase di preselezione dei 15 progetti pervenuti. I Cittadini hanno individuato tre destinazioni d’uso: social housing, verde pubblico e centri giovanili, senza dare alcuna indicazione sulla moschea.

Ma la vicenda moschea sì o no nell’ex Gonzaga ci sembra appartenere più alla sfera degli affari che a quella della libertà di culto. Considerato l’evidente l’interesse economico dell’investimento dato che si creeranno nuove unità immobiliari, siamo preoccupati dalle ingerenza dell’ex premier Matteo Renzi in questa vicenda.
Come dobbiamo interpretare il diktat di Renzi sulla moschea? Quali interessi sta proteggendo? Perché Renzi interviene sostenendo la linea della strana dichiarazione di Stefanelli, ad di Pessina Costruzioni, che ha parlato con convinzione di un’offerta ancora valida sul progetto di housing sociale nell’ex caserma Gonzaga, sempre che lì ‘il Comune non ci faccia la moschea’?

Ricordiamo che Pessina è da due anni editore dell’Unità ed è stato presentato da Luigi Di Maio un esposto presso la Procura di Roma e Napoli per verificare l’esistenza di reati in capo a Renzi e ai suoi amici sulla scandalosa vicenda del salvataggio dell’Unità svelata da Report la settimana scorsa.

Vigileremo sugli sviluppi della vicenda Ex Gonzaga e faremo di tutto perchè la Regione Toscana torni ad essere una regione dove si rispettano i percorsi partecipativi e le gare internazionali di idee, premiando il merito e non l’appartenenza a determinati sistemi di potere.

GIACOMO GIANNARELLI