A distanza di anni finalmente veniamo a scoprire che il Presidente della Repubblica respinse il ricorso dell’allora gestore di Peretola, ADF, presentato per evitare le prescrizioni al decreto di VIA 676/2003.
A questo punto ci chiediamo perché Rossi non abbia vigilato sul rispetto dei limiti dati dalla vecchia autorizzazione, ad esempio il limite di 1,5 milioni di passeggeri l’anno. Ed esigiamo che ce lo venga a dire in aula.
Riteniamo incredibile che il duo PD-Rossi continui a chiedere la fiducia dei cittadini in merito allo sviluppo aeroportuale toscano, quando ogni passo sul tema – dalla fusione tra i due scali di Pisa e Firenze fino agli iter autorizzativi su Peretola – si è rivelato viziato da anomalie, sviste e forzature politiche.
Ricordo che questa maggioranza è arrivata persino a cambiare la normativa nazionale, col decreto 104, per tentare di coronare l’ossessione PD – MdP di mandare avanti quel masterplan aeroportuale di Peretola che vorrebbero realizzare nonostante 140 prescrizioni gravi tra sicurezza del volo e tutela ambientale, oltre alle critiche serrate sulla legittimità dell’intero procedimento. Una ferita istituzionale difficile da rimarginare per la quale abbiamo chiesto un ultimo serio momento di riconquista del dibattito politico interistituzionale tramite un Consiglio regionale aperto alle amministrazioni della piana fiorentina.