“Esprimiamo soddisfazione nell’apprendere la notizia dell’accoglimento del quesito referendario riguardante l’annullamento dell’adesione al progetto Multiutility da parte del Comune di Empoli.” Ad affermarlo è Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 stelle Toscana in una nota inviata alla stampa.
“Apprendiamo dalla pagina social del Comitato trasparenza per Empoli che l’altro quesito proposto, quello riguardante il gassificatore, è invece stato respinto e la motivazione addotta lascia intendere molte cose” sottolinea la Cinquestelle. “Il Comitato dei garanti, nominato dal Comune di Empoli, ha spiegato che il referendum non è ammissibile perché può essere indetto solo se l’amministrazione ha un esclusivo ruolo decisionale sulla questione. Nella vicenda in oggetto chi deve decidere riguardo la fattibilità del progetto proposto da Alia è la Regione Toscana, titolare a rilasciarne l’autorizzazione finale.”
“Risulta del tutto evidente che per ciò che concerne il gassificatore” spiega la consigliera regionale ”il Comune di Empoli non ha nessuna voce in capitolo, non avendo nessun tipo di controllo riguardo le scelte operate da Alia e sottoposte a nulla osta da parte della Regione. Quindi, il comune di Empoli può scegliere se entrare o meno dentro la Multiutility, cedendo ad essa le proprie quote, ma non ha nessuna competenza né controllo su di essa per ciò che concerne le scelte industriali e strategiche.”
Il Comitato Trasparenza per Empoli lo spiega chiaramente nel proprio comunicato: “Questo é un fatto grave che trova in questo parere del comitato dei garanti l’ennesima conferma al fatto che ALIA, gia adesso, è completamente fuori dal controllo dei comuni e agisce di fatto come un soggetto completamente privato seguendo esclusivamente i propri interessi commerciali”.
“Come M5S” ricorda Galletti “abbiamo sempre sostenuto che i servizi pubblici locali, proprio per l’importanza che rappresentano anche nella lotta alle diseguaglianze sociali, devono essere in mano ai soggetti pubblici che ne indirizzano le scelte e ne determinano i piani industriali. Scegliere di ricorrere alla borsa esponendo beni essenziali come l’acqua e la gestione dei rifiuti alla speculazione finanziaria significa acuire le diseguaglianze, andando ad incrementare i profitti dei fondi speculativi che hanno come unico scopo quello di garantire sempre maggiori dividendi ai loro azionisti, senza nessun riguardo per la qualità del servizio e per la tutela dei cittadini.”
“Ci opporremo in ogni modo a quello che ci appare uno scellerato atto predatorio verso servizi pubblici locali, lavorando in ogni sede per restituire la sovranità delle scelte in mano ai cittadini, sempre più trattati alla stregua di semplici consumatori da sfruttare anziché utenti da proteggere e salvaguardare.”
“E sia chiaro” conclude la Presidente M5S ”che non sarà possibile alcuna convergenza politica con chi si dichiara favorevole all’ingerenza dei privati nella gestione delle utility pubbliche; a chi impone il proprio volere senza il coinvolgimento attivo della cittadinanza come recentemente avvenuto ad Empoli in occasione dell’impianto gassificatore con il grottesco e imbarazzante rimpallo di responsabilità fra la sindaca Barnini ed il presidente Giani; a chi non sostiene pubblicamente che solo i soggetti pubblici sono in grado di garantire basse tariffe e servizi di qualità senza rispondere ad amministratori delegati che rispondono solo alle necessità di garantire utili ai soci privati.” Così Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle Toscana.